Negative Bias, The - Lamentation of the Chaos Omega

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2017
Durata:43 min.
Etichetta:ATMF

Tracklist

  1. THE GOLDEN KEY TO A PANDEMONIUM KINGDOM
  2. JOURNEY INTO THE DEFLESHED PARADISE
  3. TORMENTED BY ENDLESS DELUSIONS
  4. THE UNDISCLOSED UNIVERSE OF ATROCITIES
  5. CRYPTIC ECHOES FROM BEYOND DIMENSIONS
  6. AND DARKNESS SHOULD BE THE END OF COSMIC FAITH

Line up

  • I.F.S: vocals, lyrics, concept,
  • S.T: studio strings
  • Florian Musil: studio drums

Voto medio utenti

Quello degli austriaci The Negative Bias è un esordio discografico molto interessante perché il loro saper coniugare il "vecchio" ed il "nuovo" all'interno del black metal atmosferico che ci offrono è una qualità che ho apprezzato particolarmente e che rende "Lamentation of the Chaos Omega", edito dalla ATMF, un album decisamente sopra la media e, certamente, tra le cose migliori uscite recentemente in ambito estremo.
Lo sguardo del gruppo è rivolto verso gli anni '90, soprattutto alla scuola melodica svedese del black, ma l'atmosfera spaziale che si respira nel disco, il suo approccio Ambient al songwriting, che sfocia, tra le altre cose, in un pezzo come "Cryptic Echoes From Beyond Dimensions" che potrebbe essere stato scritto e suonato da Raison d'être, le indovinate componenti epiche e la maestosità dei layer sinfonici che sostengono tutta l'opera, lo rendono un lavoro personale, di sicuro non nostalgico, ma accattivante e ricco di quelle "classiche" intuizioni melodiche senza tempo che ti si stampano nel cervello per non uscirne più.
I Nostri non si dimenticano, mi piace sottolinearlo, di essere feroci e violenti, i blast beats sono li a testimoniarlo, rendendo in tal modo il puzzle espressivo veramente molto ampio e dando così vivacità e ricchezza ad ogni singola canzone che risulta, per tanto, complessa, in continuo divenire e dannatamente affascinante senza perdere mai di vista, cosa fondamentale questa, il concetto di "semplicità" espressiva che è uno dei pregi dei The Negative Bias.
Insomma, l'esperienza del duo austriaco, composto da ex membri di Alastor e Golden Dawn, si sente tutta, così come si sente l'ispirazione in chiave di composizione perché le trame che andrete ad ascoltare in questo platter, i suoi dolci arpeggi, le sue sfuriate, i cori possenti, il mistero del cosmo sopra le nostre teste evocato più volte (sia con la musica che con le immagini) sono tutti indizi proprio di ispirazione e, di conseguenza, di grande musica.
Quella di cui è composta "Lamentation of the Chaos Omega" un album che non dovete lasciarvi sfuggire.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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