Chissà se i Kiss, costantemente immersi nella loro invidiabile esistenza all’insegna del
rock and roll all night and party every day, hanno mai avuto qualche vago momento di “depressione” … in tal caso, è presumibile ritenere che il risultato artistico di siffatta condizione emotiva non sarebbe stato tanto diverso da “
(You make me) rock hard”, brillante
opener del primo lavoro sulla lunga distanza dei
Poisonheart, un albo che segna altresì il debutto nel mercato discografico della neonata
Sneakout Records (parte integrante del
network Burning Minds Music Group ... ne abbiamo parlato diffusamente
qui).
Facezie da immaginario collettivo a parte, “
Till the morning light” è un disco da consigliare a tutti quelli che amano le canzoni potenti e immediate, che giocano con strutture armoniche ficcanti e ritornelli ruffiani, il tutto poi arricchito da una patina oscura atta a nutrire gli effetti di una torbida forma di seduzione.
Se leggendo queste parole avete pensato a The Cult, The 69 Eyes, Alice Cooper, Hanoi Rocks, Vain e Poisonblack avete individuato in maniera abbastanza precisa il bacino ispirativo dei quattro bresciani, attenti a non riciclare fastidiosamente gli insegnamenti dei loro numi tutelari e capaci di mantenere il tasso qualitativo e ricreativo sempre piuttosto elevato per l’intera durata dell’opera.
E allora via con la cavalcata nel buio “
Flames & fire”, con la vigorosa ballata per cuori inquieti “
Anymore” e con “
Lovehouse”, un
glam anthem notturno e vizioso.
I
fans di
Jyrki 69 & C. adoreranno “
Shadows fall”, “
Baby strange” mescola Rolling Stones e Heartbreakers, “
Under my wings” accentua la componente virilmente “stradaiola” della questione, mentre “
Hellectric loveshock” riprende il
mood dell’atto di apertura con un pizzico di minore efficacia.
Sleaze e
goth si fronteggiano senza cagionare particolari turbamenti in “
Out for blood” e “
Pretty in black” chiude le ostilità con un altro riuscito inno a base di
rock n’ roll e caligine.
Nel complesso un esordio convincente, che s’inserisce in un filone espressivo molto sfruttato garantendo piacevolezza d’ascolto ed evitando di eccedere nei
cliché e nel qualunquismo … bravi
Poisonheart!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?