I portoghesi Perpetrator giungono al secondo studio album ed è un assalto sonoro totale
Con membri dei Filii Nigrantium Infernalium, Ravensire e ex-membri dei The Firstborn and Omission, i
Perpetrator si propongono come alfieri dell' old-school Teutonic thrash metal e grazie anche ad un'ottima produzione, confezionano 11 proiettil iimpazziti
Le canzoni si basano tutte sulla velocità estrema, sul drumming forsennto, sui solos fulminanti e su vocals cattive ma sempre chiare e intelleggibili
Il sound è un mix di classic Thrash con spunti Death e certamente non brilla per originalità, ma non è questo che probabilmente cercano i fans del genere
Ci sono qua e là dei rallentamenti che danno un pò di respiro alle composizioni, seguiti da fulminee accelerazioni e tra i pezzi migliori ci sono le telluriche "
Jungle War", "Terminal Possession" e la potente "
Hellthrashers" con outro acustico rallentato davvero efficace
Chiude "
Black Sacristy" che sorprende per le vocals pulite che ricordano Bruce Dickinson!
Il disco va preso così com'è, coi suoi pregi ( canzoni violente e veloci ) e i suoi punti deboli ( un pò monotono e uguale a tante altre uscite del genere).
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