Gli svizzeri
ColdCell, qui alle prese con il loro terzo album, definiscono la propria proposta, non senza ironia,
Swiss-German-Icelandic Extreme Rock'n'Roll, mettendo in evidenza, a mio avviso, una volontà di offrirci una proposta musicale estrema in grado di svincolarsi dai cardini del Black Metal, genere all'interno del quale il gruppo ricade o viene fatto ricadere.
Tutto questo sulla carta.
Nella realtà dei fatti, realtà che nel caso specifico si intitola
"Those" (non so se i nostri avessero in mente King Diamond...), i
ColdCell ci propongono un Black Metal dal taglio moderno, a mio avviso vicino alla proposta dei transalpini Aosoth, non eccessivamente veloce, magmatico e, in qualche modo, caratterizzato da un approccio doom che si evidenzia nell'uso, frequente, di mid tempos e, in generale, in una atmosfera sofferente e sofferta.
In sostanza il gruppo svizzero non si è allontanato troppo da quanto fatto nel precedente
Lowlife e quindi con il nuovo
"Those" il suo approccio è rimasto molto oscuro, certamente estremo e disturbante, e di non semplicissima assimilazione per via di un muro sonoro molto oppressivo, sinistro, e, francamente, malato, caratteristiche queste che concorrono a rendere la proposta dei
ColdCell "particolare" e da affrontare con la dovuta predisposizione mentale e spirituale.
Certamente siamo al cospetto di un gruppo intelligente ed interessante che, come nelle uscite precedenti, non si accontenta di battere sentieri già percorsi ma che, al netto di una certa, ed eccessiva, monoliticità, cerca di offrirci musica personale e certamente frutto di un certosino lavoro in fase sia di songwriting che di arrangiamento per un risultato finale che mi da modo di consigliarvi, senza remore, l'ascolto e l'acquisto di questo album.
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