Anvil - Pounding The Pavement

Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:45 min.
Etichetta:Steamhammer

Tracklist

  1. BITCH IN THE BOX
  2. EGO
  3. DOING WHAT I WANT
  4. SMASH YOUR FACE
  5. POUNDING THE PAVEMENT
  6. ROCK THAT SHIT
  7. LET IT GO
  8. NANOOK OF THE NORTH
  9. BLACK SMOKE
  10. WORLD OF TOMORROW
  11. WARMING UP
  12. DON'T TELL ME (BONUS TRACK)

Line up

  • Lips: vocals/guitars
  • Robb Reiner: drums
  • Chris Robertson: bass

Voto medio utenti

Parlare degli Anvil significa, per forza di cose, non limitarsi solo all’aspetto musicale ma considerare anche l’elemento di umanità che caratterizza questi scatenati canadesi. Pensare a come l’amicizia tra un chitarrista fricchettone vecchia maniera e un batterista impassibile e dall’animo artistico abbia resistito per quasi quarant’anni a dispetto di tutte le fregature prese e abbia portato a una carriera discografica così nutrita e solida è un qualcosa che, veramente, non si vede tutti i giorni.
Il ritorno della band sul mercato discografico va quindi salutato come se si assistesse a una rimpatriata con il clan storico degli amici, con la sicurezza che non ci sarà niente di troppo diverso da quanto ascoltato fino ad ora e che, comunque, il divertimento sarà assicurato. Così è, infatti. “Pounding The Pavement” offre una manciata di brani in perfetto Anvil Style, che oscillano tra le ritmiche lente e sofferte di “Nanook Of The North” ai rif veloci e serrati di “Black Smoke” e “Rock That Shit”, passando dal mid tempo di “World Of Tomorrow”, che ripete nel testo come la band si auguri un mondo pieno di pace e amore, e da una title track strumentale, breve ma incisiva come sono stati in passato altri pezzi strumentali dei canadesi (basti pensare a “March Of The Crabs”, che dal vivo riscuote sempre un grande successo).
Messaggi positivi e allegra ironia si alternano nell’album, che inizia con una “Bitch In The Box” dedicata ai navigatori satellitari e al loro farti scegliere la strada più complicata per giungere a destinazione, e propone fra le altre anche “Doing What I Want” che già dal titolo suona come una rivincita da parte degli Anvil nei confronti di tutti coloro che, nel corso della loro carriera, hanno cercato di metter loro i bastoni fra le ruote e, per fortuna, non ci sono mai riusciti fino in fondo. Sempre impeccabili sia Reiner alla batteria che l’onnipresente Lips, i cui riff di chitarra, nella loro semplicità, arrivano dritti all’obiettivo e non si scordano facilmente. Gli Anvil sono tornati, anzi, non se ne sono mai andati, e riconfermano, pur senza gridare al miracolo, che si può fare musica a lungo restando fedeli a se stessi e superando le avversità.
Recensione a cura di annaminguzzi

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.