Il debutto solista del frontman dei K-X-P - quartetto finlandese di rock elettronico - è un album abbastanza ostico e per "addetti ai lavori", nonostante l'esigua durata. Non è tanto l'assenza di rock di qualsiasi genere a pesare, quanto la lunghezza dei brani e la totale mancanza di qualsivoglia struttura o forma (scelta fortemente voluta dall'artista).
Si parte con l'ipnotica
"The Prodigal Son Of Magnesia",
drone infinito a cavallo tra Bass Communion e Berlin School dove non succede davvero niente, con pulsazioni ritmiche monotòne che vanno e vengono. Con
"Three Legend Giant Centipede" il beat si fa più dinamico, e i rimandi vanno a Vangelis e
Edgar Froese (gli stessi titoli hanno molto dello stile del tedesco, ndr). La più snella
"Epyphite" trasuda Seventies da ogni poro, mentre la successiva
"The Bottomless Well Of Forgotten Secrets" mette a sistema istanze dance kraftwerkiane, percussioni dal piglio etnico/esotico e certe cose del primissimo
Klaus Schulze.
"Public Execution Of The Sleeping Lotus Eater" è minimale ai limiti dell'insopportabile, 9 minuti e mezzo di "quasi nulla" sulla scia dei meno ispirati
Karlheinz Stockhausen, John Cage e
Helmut Lachenmann.
Che sudata. Io non lo riascolterei, e non me la sento di dare un voto.
Fate vobis...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?