Gli
Spiral Key sono un duo inglese dedito a un bel progressive metal melodico ed equilibrato dalle tinte sinfoniche che mi ha ricordato certe cose dei Divided Multitude e dei (compianti?) Magnitude 9.
Già
"Reason Revolution" cavalca l'onda lunga dei Dream Theater di
"A Change Of Seasons" e dei Fates Warning di
"Inside Out", con linee melodiche semplici e ficcanti. Si alleggerisce leggermente la proposta con
"Dark Path", un po' hard rock e un po' neo-prog, mentre in
"Freeze Time" i riff si fanno più serrati e le orchestrazioni più evidenti, non senza qualche "strizzata d'occhio" ai Rush e agli Arena.
"Hollywood Dreams" è epica e cadenzata, ma sempre
catchy, prima della lunga e teatrale
"Possessive", con gli arrangiamenti di ispirazione neoclassica alla Symphony X.
"West Facing" spicca per le atmosfere cinematografiche, e prelude all'episodio più heavy e tirato del lotto, intitolato
"Sanctimonious". Chiude il cerchio
"Dead End", altra ottima traccia sulla scia di Pendragon e IQ ma in chiave metal.
Pochi fronzoli e tanta sostanza, ecco la ricetta di
"An Error Of Judgement". Promossissimi.
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