''Io e te, te e io. Sempre soli, sempre insieme. Che barba, che noia, che noia, che barba. Guarda che io non ne posso più. Non ne posso piuù trallalero, trallalu. Non ne posso più. Ecco. Buonanotte''.Sandra Mondaini avrebbe detto così.
Io dico, invece, che
"Deceptis", esordio per gli svedesi
Avslut, è un album di swedish black metal come ce ne sono tanti: suonato e prodotto bene, violento, debitore, molto, dei Dark Funeral, ma senza un vero sussulto, senza qualcosa che ti possa rimanere in testa, senza la melodia che, sinistra, ti penetra nel cervello dandoti brividi di piacere.
Insomma, che senso hanno dischi come questo?
A mio avviso, in un mercato iper affollato come quello odierno, davvero nessuno.
Intendiamoci, in giro ho ascoltato di molto peggio, ma se voglio ascoltare questo genere di black metal, mi rivolgo ai migliori... le copie non mi interessano.
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