“
When daylight is gone” è un disco che mi ha intrigato sin dal primo contatto …
artwork molto particolare e suggestivo e un
concept (dedicato alla notte nelle sue varie sfaccettature … come si apprende dal dettagliato materiale promozionale che lo accompagna al vaglio della
Gloria …) alquanto interessante, hanno prontamente attirato la mia attenzione.
Poi, mi sono reso conto di aver già incrociato gli
Other View ai tempi del loro debutto (“
Going nowhere” del 2013) e ritrovarli più maturi e
progressivi mi ha sicuramente fatto piacere, soprattutto perché anche in questa veste all’insegna del
prog-power-metal la
band conferma un innato buongusto nella proposta musicale, dimostrando che si possono ancora frequentare con profitto generi molto sfruttati se si possiedono la cultura e la sensibilità compositiva necessarie per destreggiarsi all’interno di un
background ispirativo abbastanza identificabile e tuttavia non eccessivamente invadente.
Nei quarantadue minuti dell’opera si riescono a percepire barlumi di Dream Theater, Shadow Gallery, Enchant e persino qualcosa dei Leprous, ma il tutto è condensato in fascinose alchimie sonore che hanno in uno spiccato estro melodico il loro principale punto di forza, armonizzato con una preparazione esecutiva di alto livello e mai ridondante.
La voce di
Lon Hawk, piena ed espressiva, funge da prezioso collante a una collezione di brani non banali e facilmente assimilabili, a cominciare proprio dalla brillante “
Vantage”, un’
opener piuttosto rappresentativa dell’approccio alla materia esibito dalla formazione anglo-italica.
Con la successiva “
Carnivore” aumenta, e con risultati eccellenti, il “peso specifico” della componente squisitamente metallica, “
Dead” riesce nell’intento di creare un
sound al contempo cupo, pesante e versatile e “
Lightyears” è un’articolata dissertazione di raffinato
power-prog, condita da interessanti scorie elettroniche.
Si continua con l’evocativa (e appena un po’ dispersiva …) “
That burgundy book”, mentre leggermente meno efficaci appaiono le grintose “
The city of Amber” e “
Moonchaser” e l’enfatica “
When the night comes”, tracce nell'insieme assai gradevoli in cui però l’ispirazione artistica sembra meno nitida e personale.
“
When daylight is gone” è un album godibile e affascinante, che fotografa gli
Other View impegnati in un percorso evolutivo verosimilmente non ancora del tutto compiuto e che lascia ben sperare per il futuro.
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