Copertina 8

Info

Anno di uscita:2011
Durata:60 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. GAIA'S ANGER
  2. DEVIATION
  3. OUR LAND
  4. VORTEX OF DISASTER
  5. MOTHER EARTH
  6. EVERYTHING'S BURNING
  7. TONIGHT OUT
  8. LIKE A CHILD
  9. SIGNS
  10. THOUGHTS OF GREY
  11. THIRST IN OUR HANDS (GAIAS LAMENT)
  12. THROUGH DIFFERENT EYES (FATES WARNING COVER)

Line up

  • John Crystal: bass
  • Raffahell Dridge: drums
  • Rudj Ginanneschi: guitars
  • Eugene Simone: guitars
  • Terence Holler: vocals
  • Gabriele Caselli: keyboards

Voto medio utenti

Avevo lasciato gli Eldritch al doppio live cd/dvd del 2008, e nei tre anni trascorsi la band di Terence Holler e soci ci ha dato dentro, suonando il più possibile ed infine ritagliandosi il sacrosanto spazio per registrare un nuovo album, stavolta sotto Scarlet. il risultato delle fatiche degli italici progsters è questo “Gaia’s Legacy”, un concept ispirato dal documentario di Al Gore “An Inconvenient Truth”, sui pericoli dell’inquinamento e su come politiche sbagliate o mirate al profitto di pochi stiano uccidendo, lentamente ma inesorabilmente, la nostra Madre Terra. Docu/film di cui consiglio la visione a tutti, e che sicuramente ha impressionato, come me, anche gli Eldritch, che su questo tema costruiscono un album oscuro, volutamente ‘negativo’ nel mood trascinante, ma pieno zeppo di un prog-metal tirato a lucido, sferzante negli incredibili arrangiamenti ed in cui, più che in passato, sono le tastiere di Gabriele Caselli a tenere la barra del timone, dipingendo meravigliose alchimie sonore su un muro potente, spesso creato con chitarre a 7 corde. Proprio la struttura intricata dei brani non consente una immediata fruizione di questo disco, che come i migliori album di genere necessita di ascolti ripetuti, rilassati, non frettolosi, per schiudere le sue meraviglie. Sonicamente, il prog-metal tanto amato dai nostri si complica, si contorce, si traveste talvolta, mutando continuamente pattern ritmico e suggestione sonora, man mano che la storia si dipana. Perla dell’album, a giudizio di chi scrive, “Everything’s Burning”, perfetta epitome di come suona questo cd, ma i momenti da sottolineare sono così tanti che fate davvero prima a barattare dei pezzi di carta colorata con un cd molto, molto bello.

A chiudere le danze, dopo la malinconica “Thirst in our Hands”, ci pensa la cover dei Fates WarningThrough Different Eyes”, come a suggellare un patto tra gli Eldritch ed i propri numi tutelari, resa peraltro in maniera personale ma fedele al (bellissimo) originale.

Gaia’s Legacy” ha dalla sua tante virtù, essendo un album maturo, riflessivo, dalle tematiche scottanti ed attuali, e nel quale è evidente il lavoro certosino, costante, della ricerca della perfezione, sonora e lirica. A perfetto completamento di tutto ciò, avrete tra le mani un’ora di progressive metal suonato con perizia e tecnica ineccepibile, che permette alla band nostrana una longevità che, ridendo e scherzando, li vede in giro da ben 16 anni. Buon Dio, come passa il tempo.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 set 2011 alle 18:20

...beh,che dire..ben tornati al progmetal cari Eldritch...ultimamente avevano improntato il loro sound verso un metal quasi thrash ma quì sembra che abbiano ripreso la "loro" strada maestra..ciò non toglie che anche in questo album picchino giù come un fabbro ^___^

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