Dopo lo splendido "Arktis", ad avviso di chi scrive l'apice della carriera solista di
Ihsahn (che per inciso non ritengo priva di passi falsi), ero assai curioso di cimentarmi nell'ascolto del nuovo album
"AMR", ormai il settimo in studio dell'artista norvegese. Il singolo "Arcana Imperii" scelto come apripista ed accompagnato dal relativo videoclip mi ha dato sin da subito impressioni molto positive, e l'ho trovato perfettamente in linea con quanto fatto da Ihsahn nel disco precedente.
La cosa curiosa tuttavia è che non si tratta di un pezzo che possa definirsi come lo specchio di questo nuovo "AMR": sin dalle note dell'opener "Lend Me The Eyes Of The Millennia" infatti colpiscono le forti contaminazioni elettroniche ed i sample utilizzati, vera novità per quel che riguarda l'opera solista di Ihsahn. A conferma di questo, brani come "In Rites Of Passage", "Sàmr", "Twin Black Angels" o "When You Are Lst And I Belong" fanno bella mostra tastiere, sample e arrangiamenti di taglio piuttosto moderno, su cui si innestano soluzioni più tipiche dell'ex frontman degli Emperor: le canzoni infatti alternano come sempre momenti intimi e sofferti, sottolineati dall'uso sempre sapiente delle clean vocals, a cui fanno da contraltare anche sprazzi più potenti e violenti dove Ihsahn esibisce il suo scream inconfondibile. L'impressione generale che si ha ascoltando questo "AMR" è quella di un album più contaminato, a tratti anche più intimo ed oscuro rispetto al passato, dai toni anche malinconici e romantici (si prenda ad esempio "Sàmr" o "Wake"), dove il Nostro si diletta anche in arrangiamenti ed armonizzazioni (soprattutto vocali) ancor più curate che nei lavori precedenti.
Molto interessante anche il pezzo presente come bonus track, intitolato "Alone" che altro non è se la riproposizione in chiave musicale di una poesia di Edgar Allan Poe, che Ihsahn riesce a rendere in maniera spettacolare. Rimane per me un mistero come mai questa traccia non sia stata inserita nella versione regular di "AMR".
Con questo nuovo lavoro in studio, Ihsahn dimostra ancora una volta il suo essere Artista con la A maiuscola, perennemente alla ricerca di nuovi stimoli e di nuove forme espressive. I tempi e le sonorità degli Emperor ormai sono distanti anni luce, ma dinnanzi ad un musicista di questo calibro non c'è che da togliersi il cappello.