Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:52 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE PERFECT MACHINE
  2. 1ST DAY OF A NEVER-ENDING DAY
  3. THE ANCESTORS' BLOOD
  4. LAND OF FEAR
  5. GOD IS DEAD
  6. RISING SUN
  7. HERE IN 6048
  8. THE RIVER
  9. NOW THAT YOU'VE GONE

Line up

  • Michele Luppi: vocals
  • Olaf Thorsen: guitars
  • Federico Puleri: guitars
  • Oleg Smirnoff: keyboards
  • Andrea Torricini: bass

Voto medio utenti

Ormai non stupisce ascoltare un ottimo disco dei nostrani Vision Divine eppure la crescita di questa band è stata impressionante: in pochi anni sono passati da side project di Lione- Thorsen a band vera e propria, fautrice per altro di dischi di livello altissimo soprattutto dopo l'avvento del talentuoso vocalist Michele Luppi. Il precedente "Stream of Consciousness" è stato riconosciuto unanimemente come un capolavoro, un disco vario, pieno di influenze, godibile dalla prima all'ultima canzone e nel quale il sopracitato singer aveva sfoggiato una prestazione che ha reso palese a tutti il suo straordinario talento; inoltre un Olaf Thorsen in stato di grazia compositivo ci ha regalato delle perle indimenticabili, coadiuvato da un grande come Oleg Smirnoff. Oggi i Nostri escono con questo "The Perfect Machine", un concept album originale e molto ben curato sotto ogni aspetto che non solo conferma quanto di buono la nuova formazione aveva già mostrato con "Stream..." ma addirittura migliora quanto ci potesse essere da migliorare: innanzitutto la produzione, calda e corposa, affidata a Timo Tolki rende finalmente giustizia a delle composizioni semplicemente fantastiche; poi la formazione, rodata nei live e quantomai affiatata sembra ancora più compatta e convincente che in passato. Nei 52 minuti di durata del platter infatti i Vision Divine ci conducono per mano nel concept, riuscendo nella complessa impresa di sviluppare una storia anche piuttosto impegnativa parallelamente ad un lotto di canzoni assolutamente vincente, ove gli assoli di Olaf si legano visceralmente ai campionamenti e alle follie tastieristiche di un Oleg quantomai ispirato; Luppi poi se non sorprende più per le sue doti canore ormai note ai più, conferma e forse incrementa il suo valore con una prova da applausi che lo vede ora in momenti più rilassati ed espressivi, ora lanciato in acuti mozzafiato. Insomma la band è al massimo dei giri e se a questo aggiungete delle composizioni che per come sono strutturate non risultano mai banali, con passaggi musicali incredibili e pezzi orecchiabili che rimangono impressi da subito, capirete che il disco in questione è veramente un must per tutti gli amanti di metal, rock e progressive; si perchè c'è un pò di tutto nell'album e ormai le influenze dei singoli (Olaf con il suo stile power, Luppi con il suo passato hard rock e Oleg musicista eclettico e duttile) si sono fuse in una miscela che oggi più che mai risulta perfetta. Sicuramente tra le perle di questo 2005. PS: non ho volutamente citato le singole canzoni, nè alluso al concept proprio per non rovinare la sorpresa di poterlo leggere e scopriere via via nell'ascolto, vi posso solo assicurare che non ne rimarrete delusi, anzi sarà un piacere appassionarsi alla vicenda e seguirla nel suo incedere.
Recensione a cura di Alessio 'Slayer' Noè
grand album

suono bellissimo, concept spettacolare, luppi unico

Fantastico

Fantastico Stop!!!

voto troppo basso

anche questo insieme a SOC meritava un 10 (o un 11)

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