È sempre bello constatare la vitalità di una comunità come il forum di
Metal.it. È proprio al forum che devo la scoperta di questo interessante combo romano di nome
Spiritual Front dedito a un pop decadente ed elegante che non sfigura minimamente con le altre realtà (forse) più conosciute marchiate
Prophecy Productions.
Le tredici canzoni che compongono
"Amor Braque" parlano di relazioni di sesso e di amore, e lo fanno con garbo, talvolta alla maniera dei Cure o dei Joy Division (
"Battuage"), altre volte come avrebbe immaginato
Angelo Badalamenti per una pellicola di
David Lynch (
"Tenderness Through Violence", "Beauty Of Decay"). C'è tantissimo
Morricone tra i solchi di questo full-length (penso a
"The Man I've Become", a
"The Abyss Of Heaven" o a
"This Past Was Only Mine", dove compare addirittura lo scacciapensieri), così come è difficile non scorgere il neofolk vagamente dark di scuola
+1476+ (
"An End Named Hope", l'ipnotica
"Children Of The Black Light") o il "suicide-pop" reso celebre dai
Blackfield (
"Vladimir Central", e in parte
"Devoted To You").
In un sound tanto coerente spiccano per contrasto due brani:
"Disaffection" lascia trasparire una positività "tutta nuova" se paragonata al resto del materiale, mentre
"Pain Is Love" riesce a mettere a sistema in maniera convincente reggaeton,
Chris Isaak e Daft Punk (liberi di non crederci ma è così).
Ennesima rivelazione nostrana.
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