Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:51 min.
Etichetta:Totenmusik

Tracklist

  1. THEOM
  2. HEAL
  3. NENGURES
  4. BEYOND THE GOLDEN LIGHT
  5. METEMPSYCHOSIS
  6. DROWNED IN A WELL
  7. OFF WITH THEIR TONGUES
  8. THE TIDE
  9. LUG´S WATERS

Line up

  • Pablo C. Ursusson: guitar, classical guitar, zanfona
  • Ntx: guitar, keyboards, vocals
  • M: drums, percussion
  • Mts: bass, vocal

Voto medio utenti

"Antichi canti per l'era del declino".
Questa è la missione scelta per sè stessi dai tedeschi Antlers, giunti al secondo album dopo il debut "A Gaze into the Abyss" (2015) pubblicato da Totenmusik Record Label.
Le nove tracce di "Beneath. Below. Behold." recano inconfondibili le tracce di una profonda malinconia di fondo, una cupa disperazione che ora travolge ora commuove.

Il disco del combo di Lipsia è una discesa negli abissi dell'essere umano, nel vuoto che accompagna una perdita sino ai picchi emotivi di amore ed odio.
Il black denso, pastoso, struggente di Ursusson e compagni avvolge -proprio come l'acqua che scorre in sottofondo durante l'opener "Theom"- e trascina, oppure carezza con i delicati arpeggi di chitarra classica nella breve "Nengures".

Beyond the Golden Light” arriva dritta a toccare ancora più in profondità grazie alle linee vocali disperate di NTX ed ai riffs intrisi di una tristezza infinita; così come i nove minuti di "Metempsychosis" che presentano per la prima volta parti di cantanto in clean. Una breve digressione: la metempsicosi è la supposta trasmigrazione, al momento della morte, dell'anima di un essere umano o di un animale in un nuovo corpo sia esso della medesima o di altra specie. Una sorta di reincarnazione con qualche differenza.
I riffs ronzanti, ossessivi, ripetuti uniti ad un lavoro chirurgico dietro le pelli di M rendono questo brano un'esperienza sonora che diventa quasi fisica.

E dopo tanta sofferenza il breve passaggio di sola tastiera di "Drowned in a wall" cristallizza e sospende tutto in attesa che "Off with their tongues" e "The Tide" conducano il lavoro verso la sua conclusione rappresentata degnamente da "Lug's Waters", un brano strumentale in cui chitarre e pianoforte danzano insieme per l'ultima volta, in un istante sospeso e fragile e per questo prezioso.

Gli Antlers hanno confezionato un disco prezioso, una piccola gemma nera che va custodita gelosamente in quell'angolo in cui ognuno di noi tiene le cose più care.
E decide accuratamente a chi mostrarle.

Antlers - "Beneath.Below.Behold."(full album)



Recensione a cura di Alessandro Zaina

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 giu 2018 alle 16:14

a me invece è piaciuto di più questo. sembrerebbe un buon anno per il black metal, forse quest'album tra quelli che sono usciti è quello che finora mi è piaciuto di più.

Inserito il 17 apr 2018 alle 11:25

L'album è buono e la rece condivisibile, ma in questo lavoro manca molta della spontea violenza del primo album, che, per capacità di fondere atmosfere, epicità ed estremismo, rimane irraggiungibile.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.