Con un nome simile mi sarei aspettato un gruppo dedito al death old school o al black, invece i teutonici
Black Salvation si occupano di ben altro genere, infatti la band fondata dal chitarrista/vocalist
Paul Schlesier si dedica ad un rock dalle tinte psichedeliche, molto settantiano, che ogni tanto prova a cimentarsi con qualche spruzzatina di stoner.
In tutta onestà non sono ancora riuscito a capire se
“Uncertainty is bliss” mi piaccia o meno. L’opener
“In a casket’s ride”, con le sue chitarre ipnotiche e decadenti mi aveva illuso di avere fra le mani un album lisergico e delirante, ma già con la successiva
“Floating torpid” la vena rock a stelle e strisce degli anni 70 prende il sopravvento su tutto.
L’unica certezza contenuta in
“Uncertainty is bliss” è che la musica partorita dai
Black Salvation gode di idee interessanti e di un felice songwriting anche se ci vorranno diversi ascolti per poter esser apprezzata nella sua godibilità.
Uno di quegli album che hanno bisogno di decantare prima di poter esser giudicati.
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