A chiudere il trittico di live albums attesi in questo periodo, dopo quelli di Dream Theater e Symphony X, ci pensano i Queensryche con questo doppio "Live Evolution". Tate e soci, con un totale di ben trenta tracce raggruppate in quattro suites secondo criteri cronologici, ripercorrono tutte le tappe che sin dai primissimi esordi li hanno condotti fino ad oggi.
Il primo cd si divide tra "Ep/Warning/Rage Suite" e "Mindcrime Suite". La prima presenta le leggendarie "Queen Of The Reich" e "The Lady Wore Black" dall'iniziale ep ed altri tre brani a testa tratti da "The Warning" e "Rage For Order". "Mindcrime Suite", invece, come ben suggerisce il titolo, è interamente dedicata all'album "Operation: Mindcrime".
Mi sia permesso di porre un piccolo appunto sull'ampia scelta a favore di "O:M", certo i brani scelti sono tutti importanti e rappresentativi per una band storica e seminale come quella in questione, ma sono del parere che rinunciare a qualche brano di un album già così ampiamente trattato in "Operation:Livecrime" a favore di altri da "Rage For Order" (effettivamente solo tre tracce dedicate ad un opera come quella sono restrittive) e "Promised Land" (clamorosamente snobbata con le sole "I Am I" e "Damaged" a rappresentarla!!!) non sarebbe stata una pessima idea, anzi......
Il secondo cd si divide tra "Empire/Promised Land Suite" e "HITNF/Q2k Suite".
Avendo già accennato dell'esigua presenza di "Promised Land", non resta che segnalare quattro tracce dall'immenso "Empire". Personalmente avrei anche gradito la presenza di brani come "Thin Line", "Anybody Listening?" e "Della Brown"......ma è chiaro che è difficile dover pescare in un repertorio zeppo di classici come quello dei Queensryche. Giusta la scelta di rappresentare "HITNF" con la sola "Hit The BLack", lasciando, però, spazio a ben cinque brani da "Q2K", ottimo album secondo il sottoscritto ,ma, insisto, senza dubbio inferiore a "Promised Land". La resa sonora risulta estremamente curata....e come poteva essere altrimenti? La band si rivela in forma e Tate il solito immenso cantante ed interprete.
Ciò che un po' mi infastidisce a livello esecutivo è la resa di Kelly Gray sugli assoli di DeGarmo. Va bene rifare gli assoli e suonarli a modo proprio, secondo il proprio stile; ancora meglio impararli pari pari, visto che molti sono bellissimi, irrinunciabili ed elementi storici per dei veri e propri classici, quindi classici anch'essi.
La scelta di una via di mezzo, però, proprio non la condivido, perchè si finisce per farli male o letteralmente deturparli: il caso più lampante è senza dubbio quello di "Jet City Woman".
Ottimo live, in definitiva, che rende tributo alla storia della band, ma dai Queensryche personalmente attendo sempre la perfezione.
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