Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:60 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. LOST
  2. SHOCK
  3. DENIAL
  4. WHEN EVERYTHING FALLS
  5. HATRED
  6. IF ONLY
  7. ISOLATE
  8. [W]HOLE
  9. REGRETS
  10. UTOPIA
  11. ACCEPTANCE
  12. ARCHANGEL

Line up

  • Francesco Corigliano: vocals
  • Julien Spreutels: keyboards
  • Omar Campitelli: drums
  • Francesco Mattei: guitar
  • Andrea Arcangeli: bass

Voto medio utenti

Una volta tanto, partiamo dalla fine. "Forsaken" è un disco inattaccabile da molti punti di vista: le composizioni sono ben congeniate, gli arrangiamenti lasciano il giusto spazio a tutti, l'esecuzione è perfetta (come già evidenziato da Pippo prima di me, Francesco Mattei si conferma un chitarrista coi controfiocchi), la produzione è al top (immagino, a orecchio, a cura di Simone Mularoni).

L'appunto che però mi sento di fare è relativo all'originalità, bistrattata da alcuni ("eh ma non sono più quelli di una volta") e agognata da altri ("sì però tutti uguali i loro dischi"). Personalmente credo che esista una buona via di mezzo che, in questo caso specifico, non sono riuscito a cogliere o ad apprezzare.

Il concept, basato sulla teoria delle cinque fasi dell'elaborazione del lutto di Elisabeth Kübler-Ross e dedicato alla memoria di una giovane ragazza (di cui non sappiamo il nome) scomparsa per colpa di un cancro molto aggressivo, è già spigoloso di per sé, e certe sfumature elettro-sinfoniche (come nel caso delle brevi "Lost" o "Isolate") ben si sposano con le atmosfere cupe dei temi trattati.

Le canzoni vere e proprie, però, a me ricordano troppo i Symphony X in tutte le loro evoluzioni ("Shock" è più vicina all'ultimo periodo di Romeo e soci, "Denial" e "Hatred" hanno alcune affinità con i brani di "The Divine Wings Of Tragedy"). Le sorprese non sono tante (penso a "[W]hole" che ha qualcosa degli Haken, al buon duetto "When Everything Falls" che profuma di rock opera o all'ottima "Archangel", una specie di "summa" dei Noveria a base di influenze Eighties, elettronica, metal tout-court e tratti sinfonici), e probabilmente non è nemmeno nelle intenzioni della formazione italiana voler stupire a tutti i costi.

Se siete fan delle band sopraccitate aggiungete pure un punto alla valutazione finale. Per quanto mi riguarda siamo al cospetto di un buon disco power-prog e niente più.
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 03 nov 2016 alle 15:56

"Se siete fan delle band sopraccitate aggiungete pure un punto alla valutazione finale": i conti tornano :D sarò onesto, io inizio a confonderli un po' tra di loro questi dischi, però che ci sia un'indubbia qualità di fondo non si discute.. Oracle Sun, poi abbiamo caricato la tua rece dei "Persona Non Grata"! Avremmo voluto mettere il tuo nome però...

Inserito il 03 nov 2016 alle 13:58

A mio avviso ci troviamo al cospetto di un disco eccellente una spanna sopra anche all'ultimo dei Symphony X. Superlative le prestazioni dei singoli musicisti, produzione stratosferica e spiccata personalità. VOTO 8,5

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