Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:43 min.
Etichetta:Perris

Tracklist

  1. TEASER
  2. PLAY DIRTY
  3. ANNIE
  4. HUNGRY
  5. IF YOU WANNA ROCK
  6. LOVE CHILD
  7. AFTER THE WAR
  8. SATURDAY NIGHT
  9. HOLLYWOOD DREAM
  10. KICK ‘N’ FIGHT
  11. HELP ME

Line up

  • Rob Nasty: lead vocals and bass
  • T-Bone: drums
  • Chris Loud: guitars and vocals

Voto medio utenti

Le note di presentazione di questa allegra ciurma multicolore me li presentava come una glam band svedese innamorata fino alle viscere di Mostri Sacri del calibro di Wasp, Motley Crue, Faster Pussycat e Ratt.
Orbene, passi per gli ultimi due del lotto ma per il resto le somiglianze sono assolutamente nulle: semmai i riferimenti devono arrivare dalla “Hollywood da bere” che spopolava nelle charts di mezzo mondo alla fine degli ottanta per merito di Poison, Tuff, L.a. Guns, Jetboy e chi più ne ha più ne metta, e visto che ci siamo aggiungerei una spruzzata di quel punk/glam nato e cresciuto in terra di Albione grazie a Wrathchild e Tiger Tailz (non vedo l’ora di ascolta il nuovo full length!). Se siete perciò dei vecchi viziosi incalliti come il sottoscritto e avete acceso un mutuo all’epoca per procurarvi tutti o quasi tutti i vinili degli eroi di turno di Hollywood Boulevard, saprete benissimo di cosa stiamo parlando. Un appiccicoso, sfavillante party rock degno di ‘Look what the Cat Dragged in’, ottimamente suonato, rifinito e confezionato da musicisti tecnicamente capaci, umili e concreti nel citare i gruppi storici di riferimento mantenendo una discreta dose di personalità e originalità. Come rimanere immobili ascoltando ‘Play Dirty’: scoppiettante street song concreta, diretta e nasty quanto basta per far scomparire all’orizzonte le proposte attuali di Pearcy e De Martini (e se non conoscete questi due nomi…beh, lasciate perdere questa recensione). L’arpeggio sofferto e la drammaticità “vissuta” da Rob Nasty nel narrare le vicende di ‘Annie’ mi fagocitano mio malgrado nelle grinfie di una macchina del tempo che spara al massimo volume le ballate elettriche di Roxx Gang e degli “Hollywood Vampires” nel loro omonimo disco d’esordio.
Perfino la produzione gommosa, così eccessiva negli effetti, risulta essere azzeccata per la proposta musicale di una band che vive in un altro tempo, in una galassia parallela ma che merita tutto il nostro rispetto per la coerenza e l’abilità dimostrata nello sfornare riff e chorus accattivanti come in ‘Hungry’ e ‘If you wanna rock’. Persino la copertina è dannatamente pacchiana, in tema con lo spirito e le “physique du role” dei tre glamsters. L’unico amaro commento è la provenienza scandinava di questo gruppo: è per me inaccettabile pensare che oramai nessun nuovo combo di questo livello qualitativo esca dagli States. E io che pensavo di aver perso il gusto nell’ascoltare questo genere, pensavo di essere cresciuto musicalmente e non essere più in grado di apprezzare delle sonorità così sleazy, nell’osservare un look tanto sgraziato e di cattivo gusto, ebbene sbagliavo: la sacrosanta verità è che non c’era all’orizzonte una band come i Loud n’ Nasty. Tirate fuori dalle vostri armadi gli spandex che avevate nascosto, correte a rubare il rossetto alla vostra ragazza e dirigetevi di buona lena a comprare ‘Teaser Teaser’.
Recensione a cura di Alessio Minoia

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