Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:45 min.
Etichetta:Roadrunner
Distribuzione:Universal

Tracklist

  1. HERO
  2. UGLY
  3. PIECES
  4. SILENCE
  5. THIS LIFE
  6. FAILURE
  7. SEE AND BELIEVE
  8. THE LAST SONG
  9. DESERTION
  10. NEVER
  11. SHADOWS IN RED

Line up

  • Lajon Witherspoon: vocals
  • Sonny Mayo: guitars
  • John Connolly: guitars
  • Vince Hornsby: bass
  • Morgan Rose: drums

Voto medio utenti

Pensavo che l'uscita fuori dal gruppo di Clint Lowery, chitarrista e compositore di riferimento della band americana, avrebbe segnato più o meno la fine del combo di Atlanta, ed invece ecco uscire il nuovo lavoro targato Sevendust, ovvero 'Next', dischetto pieno di buoni spunti e di notevole inspirazione. Sarà la nuova linfa e la nuova verve portata dal nuovo membro Sonny Mayo (ex Snot), ma il sesto album della carriera di Sevendust suona in maniera egregia, sia a livello di produzione che a livello di mera composizione: le linee melodiche si sprecano, ma risultano sempre in linea ed in perfetto bilanciamento con la rabbia degli albori (e quindi con la voce più pesante) e con le scariche di un guitar riffing orientato puramente al Nu Metal di ultima generazione. Il dischetto si presenta subito alla grande, con una grande apertura, 'Hero', ben compatta e quadrata, per poi passare al singolo 'Ugly', ricco di groove e dal grande ritornello che ne enfatizza il valore ed il senso comunque velatamente malinconico di contorno. Ed è proprio questo il filo conduttore di questo 'Next', ovvero l'eterogeneità, il groove e gran bei ritornelli, senza strafare ma sempre incisivi e di buon gusto (la voce di Lajon certamente aiuta non poco la causa di Sevendust), in cui spesso il Nu Metal sfocia in un Modern Rock grintoso e non ruffiano, ma pronto per essere dato in pasto al mainstream. 'Next' rappresenta quindi un gradito ritorno, che potrebbe essere definito come l'anello mancante tra un Disturbed e la scena più underground, più rabbiosa e con le venature Hardcore comunque ancora in evidenza sotto pelle. Ottimo dischetto di fine anno. Se non ne siete convinti, ascoltante la magnifica 'See And Believe' o la power ballad 'The Last Song', poi ne riparliamo.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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