Disco postumo “
Alterity” dei
Knelt Rote. Infatti nel momento in cui leggerete queste parole - e ascolterete - il quarto disco dei grinder provenienti dallo stato di Washington, la band ha deciso di ritenere concluso il proprio progetto artistico e di prendere strade differenti
Quindi il classico canto del cigno? Non direi, più che altro è l’urlo del cigno!
In poco più di 20 minuti la band sciorina una prova devastante, una esplosione di note rabbiose come schegge impazzite! Un treno in corsa carico di tnt che non rispetta la segnaletica!
Ferocia animalesca sotto forma di musica, “
Alterity” assimila, decostruisce e rigurgita qualsiasi sonorità gli passi intorno, partendo da riff propriamente hardcore/grind ed aggiungendo quelli più spiccatamente di natura black/death al fine di ottenere un unico obiettivo: scioccare l’ascoltatore.
Il singer
Gordon Ashworth sciorina una prova che definire mostruosa è riduttiva! Un gorgoglio ferale che non conosce pause e che dà letteralmente la marcia in più ai sette brani che compongono il cd.
Difficilmente quest’anno riuscirete a trovare un disco estremo più lucidamente folle di “
Alterity”. Disco grindcore dell’anno senza se e senza ma da una band che ha deciso di lasciare, anzi di lanciare in faccia ai posteri un testamento come pochi.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?