Sembra di sentire Ozzy e Zack ai bei tempi e invece sono gli Hellfueled, band svedese al secondo album che ripercorre in tutto e per tutto le orme dei succitati artisti. Che dire, quando l'originalità manca è facile trovarsi a stroncare un disco e invece in questo caso non è possibile fare ciò: se gli Hellfueled non brillano per scelta di soluzioni particolarmente innovative, ci offrono però 11 canzoni eccezionali, tutte belle e convincenti, suonate benissimo e composte alla grande. Potenzialmente ci troviamo di fronte a 11 tracce ugualmente valide, alcune più cadenzate, altre più sparate, da ascoltare e riascoltare con piacere senza stancarsi; la voce del cantante è fin troppo simile a quella del Mad Man, ma ciò sarebbe stato grave qualora i Nostri ci avessero offerto una prova incolore, semplice copia dei dischi di Ozzy o dei Black Label Society, perchè al contrario in questo caso la band va che è un piacere e le canzoni hanno tutte una grande melodia di fondo, che difficilmente si ottiene copiando meramente l'operato dei grandi del passato. Produzione che punta tutto sulla sei corde, popata a dovere e protagonista sia in fase ritmica che solista, coadiuvata da una sezione ritmica solida e bilanciata anche nelle soluzioni meno canoniche. Insomma un bell'album al quale sicuramente non posso dare più di 6,5 perchè effettivamente le somiglianze sono troppo evidenti, ma che consiglio a tutti gli amanti del genere di musica che, come avrete intuito, si rifà principalmente ad Ozzy, a Zack Wilde e ai suoi Black Label Society.
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