È doveroso constatare quanto sia aumentata la visibilità di
Marco Minnemann da alcuni anni a questa parte (probabilmente il "punto 0" è da individuare nel provino con i
Dream Theater ai tempi della dipartita di
Mike Portnoy).
Fatto sta che si è perso il conto delle collaborazioni del talentuoso batterista americano dal 2011 in poi, conteso tra
The Aristocrats,
Steven Wilson,
Waken Eyes,
The Mute Gods e, a breve,
The Sea Within.
Ora è la volta di
Alberto Rigoni, noto bassista nostrano che in quanto a collaborazioni non è certo da meno (da
Gavin Harrison a
Göran Edman, passando per
Kevin Moore), e non ha mai avuto problemi a coinvolgere artisti di livello internazionale nei suoi progetti.
"EvoRevolution" è un album strumentale atipico, ha più le caratteristiche di un EP che di un full-length, essendo composto da due sole tracce (una lunga suite molto eterogenea e un brano dal minutaggio decisamente meno proibitivo). La titletrack si muove a cavallo tra prog, fusion e alternative, e rimanda al repertorio di
Tony Levin o di
Jaco Pastorius - si può pensare a una versione meno funambolica dei Liquid Tension Experiment. I layer di basso di
Rigoni si alternano a stralci di parlato filtrati e agli effetti synth dove si insinua con gusto e classe un
Minnemann - come sempre - superlativo.
"Back To Life" è più snella e organica, a suo modo "melodica" nonostante il solito altissimo tasso di tecnica.
Un disco tanto originale quanto per "addetti ai lavori", almeno a mio giudizio. Impossibile da valutare, ma sicuramente facile da consigliare agli ascoltatori più temerari.
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