Prima di parlare di "
The Future", il secondo full length della giovane band statunitense
From Ashes to New edito ancora da
Better Noise Records, credo siano doverose 2 premesse:
1) il nu metal/crossover non rientra propriamente (e sto usando un eufemismo ampiamente edulcorato) tra i miei generi preferiti; diciamo pure che la scelta tra l'ascolto di un disco di tale corrente musicale ed andare a raccogliere pomodori in Puglia non avrebbe per me un esito scontato.
2) non avevo la minima idea di chi fossero i ragazzi della Pennsylvania.
Detto questo però il disco merita un giudizio scevro da pregiudizi e pertanto, come sempre, analizzo i due aspetti fondamentali che a mio parere vanno sempre tenuti presente nell'approciarsi ad un album: il suo valore artistico nell'ambito cui appartiene e la sua capacità di centrare lo scopo che si prefigge.
Per ciò che concerne il primo punto "
The Future" è un libro aperto: il quartetto made in USA si rifà apertamente ai Linkin Park prima maniera quindi miscela rap, melodie smaccatamente radio oriented, qualche accenno di riff fintamente aggressivo e tantissima elettronica, il tutto confezionato oggettivamente ad arte negli arrangiamenti e nella resa finale.
Se però nei lavori del gruppo del compianto Chester Bennington ogni tanto qualcosa che poteva richiamare il metal faceva capolino, nel lotto di brani presentati da
Matt Brandyberry e soci non ne troviamo traccia nemmeno a cercare con il lanternino.
Questo unito ad una monotonia diffusa nelle canzoni ed al fatto che la produzione e gli arrangiamenti siano quasi più importanti della musica stessa, attribuisce un valore davvero modesto alla proposta.
Altro discorso va fatto per il secondo aspetto di cui parlavo: il disco raggiunge lo scopo per il quale è stato composto?
Ve lo dico io: alla grande!
Oggi è facile sapere quanto un brano o una band "tirano": siamo in un'epoca (e non vi dico quanto io, da buon neanderthaliano dell'heavy, apprezzi tutto ciò) in cui visualizzazioni, like e followers determinano il successo o meno di ogni artista.
Ebbene i
From Ashes to New sotto questo punto di vista hanno fatto bingo considerando la popolarità che riscuotono presso il pubblico "social" (no comment).
Che poi -a mio parere- sia composto da adolescenti alle prime esperienze musicali o ascoltatori distratti di playlists casuali poco importa: tanto di cappello per aver pienamente centrato l'obiettivo.
Ma, perdonatemi, la musica e specialmente il nostro amato heavy metal sono altro.
From Ashes to New - "
Forgotten"
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