Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:52 min.
Etichetta:No Remorse Records

Tracklist

  1. RETRIBUTION)
  2. HOMELAND
  3. DECEIVER
  4. MEAN STREETS
  5. EDGE OF DESTRUCTION
  6. SOLAR PLAINS
  7. FALL FROM GRACE
  8. SIGN OF THE CROSS
  9. ONLY THE STRONG
  10. FALLEN

Line up

  • Sy Davies: vocals
  • Andy Durso: guitar
  • Steve Colley: bass
  • Paul House: drums

Voto medio utenti

"A volte ritornano", si potrebbe dire ...La NWOBHM è stata un'enorme fucina di talenti più o meno conosciuti e nel calderone ci sono stati pure questi Traitors Gate, formatisi in UK nei primi '80, autori di un E.P "Devil Takes The High Road" uscito nel 1985 e poi scomparsi nel nulla sino al 2016 (!) quando hanno deciso di fare una reunion.
Ecco quindi uscire nel 2017 un altro E.P "Only the Strong" ed ora a Maggio 2018 finalmente il primo full length "Fallen" che ripropone tutti i cinque brani dell'ultimo E.P più cinque pezzi nuovi.

Ascoltando i 10 pezzi che compongono questo lavoro sembra davvero di fare un tuffo nel passato nonostante la registrazione prediliga suoni più moderni. Le chitarre macinano riff classic metal, sorrette da linee vocali sempre all'altezza e da chorus spesso contagiosi
Sebbene l'opener "Retribution" sia piuttosto ordinaria, pur contando su un bel solo centrale, già dalla seconda traccia "Homeland" i suoni si fanno più duri ed è come se i Judas Priest di fine ottanta/ inizi novanta fossero tornati con il caratteristico muro di suono che non disdegna la melodia.
" Deceiver" con la chitarra arpeggiata che conduce al bridge metallico e " Mean Streets" dal grande chorus sono efficaci nella loro semplicità di fondo nel riportarci agli '80 più veraci
Sy Davies è il punto di forza con le sue vocals chiare, potenti e duttili che spesso ricordano Dickinson, altro elemento caratterizzante è la varietà del songwriting che passa da mid tempo rocciosi ( la hard rock " Fall From Grace" o la più pesante titletrack ) a veloci metal songs quali l'ottima " Edge Of Destruction" nella quale Davies fa addirittura il verso al Rob Halford di Painkiller.

La band ci dimostra come pur avendo le radici ben salde negli eighties, riesca a suonare fresca ed attuale
E ' grazie anche a gruppi come questi che l'Heavy Metal non muore...
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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