Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2005
Durata:18 min.
Etichetta:Locomotive
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. RAIDERS OF THE ARK
  2. EASY RIDER
  3. FAR BEYOND THE ASTRAL DOORS
  4. ANOTHER DAY IN HELL
  5. MOONSTRUCK WOMAN - REMIXED VERSION
  6. TIME TO ROCK (VIDEO)

Line up

  • Nils Patrik Johansson: vocals
  • Joachim Nordlund: guitars
  • Martin Haglund: guitars
  • Jocke Roberg: keyboards
  • Mika Itäranta: bass
  • Johan Lindstedt: drums

Voto medio utenti

STILL ROCKIN' YOU !!!
Riecco gli Astral Doors, una delle più eccitanti sorprese degli ultimi tempi, in grado esordire con il più che buono "Of The Son And The Father" e di replicare poi con l'ottimo "Evil is Forever". Ed è proprio da tre canzoni a suo tempo riservate all'edizione per il mercato giapponese di questi due lavori che si compone gran parte di questo MCD, completato da un brano inedito "Easy Rider", dalla titletrack che andrà invece a far parte del loro terzo disco ("Astralism", che uscirà nei primi mesi del 2006) ed infine dal video di "Time To Rock", uno dei pezzi più accattivanti di "Evil is Forever". Un video composto da riprese dal vivo (dove gli Astral Doors hanno dimostrato di cavarsela più che bene, come possono confermare coloro che li hanno visti nelle date italiane di supporto ai Grave Digger), da immagini dal backstage e dai day off.
Veniamo ora alle cinque canzoni, partendo da "Easy Rider" (un leftover da "Evil is Forever") brano semplice e roccioso che si apre sul rombare di una motocicletta e si sviluppa poi nel classico stile del gruppo svedese, con il suo punto di forza più nelle parti strumentali (bello l'assolo di chitarra e quello dell'Hammond) che nei chorus, piuttosto banali. Ottima comunque la performance di Nils Patrik Johansson, vero erede dei migliori Ronnie James Dio e Tony Martin, e che non si smentisce nemmeno alle prese delle tre canzoni messe finalmente a disposizione dei loro fans europei: "Far Beyond the Astral Doors", "Another Day in Hell" e "Moonstruck Woman - Remixed Version", brani che ribadiscono quelle che erano le influenze presenti sui primi lavori del gruppo: Deep Purple, Rainbow ed i Black Sabbath del periodo con R.J.Dio e quelli di "Headless Cross".
Una linea che non smentiscono nemmeno con la nuova "Raiders Of The Ark", un brano potente e dai forti rimandi seventies, che rappresenta ovviamente quello che dovrà essere il futuro del gruppo: coerente con il passato!
OK! ... THEY WILL ROCK AGAIN !!!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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