Copertina 8

Info

Anno di uscita:2005
Durata:54 min.
Etichetta:Season of Mist
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SUN I CALL
  2. SURVIVAL OF THE OUTLAW
  3. WHERE BIRDS HAVE NEVER BEEN
  4. BRAGI
  5. WHITE FROST QUEEN
  6. THERE IS NEED
  7. PRAYER OF A SON
  8. CRATER OF THE VALKYRIES
  9. SEA I CALLED

Line up

  • Cornelius: wolf voices, viking axes, sound effects
  • Lazare: cold choirs, keys, orchestration, blizzard bears

Voto medio utenti

Poco prima dell'uscita del nuovo album, Cornelius e Lazare, masterminds dei Solefald dichiararono che sarebbero tornati con un disco fortemente legato alle proprie origini…un disco di true viking metal! Niente di più vero...ma andiamo con ordine, anche perché quando si parla dei Solefald, non è sempre facile parlare di genere. "Red for Fire" si presenta subito come un disco di proporzioni epiche…un intero concept, un'odissea basata sulla mitologia islandese, che andrà a chiudersi nel 2006 col prossimo lavoro. Parti orchestrali, fiati, archi, voci femminili, sfuriate black/viking, riflessioni gothic e quant'altro vanno a formare le bellissime songs che compongono questo piccolo capolavoro. Certe parti sono veramente geniali, come la sfuriata death metal di "Where Birds Have Never Been" che sfocia in un refrain fatto di voci pulite, accompagnato dalle tastiere e seguito da violini e cori, oppure il dolce fascino di "White Forest Queen", una song che poco ha a che fare col metal ma che stupisce per la sua bellezza e per la delicatezza delle melodie delineate da una splendida voce femminile. "There is Need" esplode da subito con un death metal claustrofobico e quasi irritante e prosegue con voci pulite e parti cadenzate tipiche del black metal. Ottima la seconda traccia, song puramente metal dove le orchestrazioni sono veramente meritevoli e si sposano con assoluta perfezione ai riff thrash/death e al buon growl. Senza che continui, avrete ben capito che ci troviamo di fronte a un disco davvero vario e fuori dagli schemi, che merita svariati ascolti prima di essere capito e apprezzato in fondo. Sappiate solo che la qualità delle songs non scende mai e che ogni traccia regala un'emozione diversa creando nella sua globalità un'atmosfera particolare e difficile da dimenticare. Un ottimo lavoro per una band veramente fuori dal normale!
Recensione a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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