Nella penosa diatriba inscenata da
Abbath per il monicker, ho sempre “tifato” per
Demonaz e per l’arte a discapito del commercio … dopo aver ascoltato, prima lo zoppicante album omonimo di
Abbath e poi il qui presente
“Northern Chaos Gods”, sono contento che sia andata a finire come sappiamo … Gli
Immortal sono
Demonaz, gli
Immortal suonano, hanno suonato e per sempre suoneranno, cold grim black metal !
“Northern Chaos Gods” suona come una raccolta dei migliori
Immortal, infatti in questi otto brani ci sono TUTTI gli elementi che hanno contribuito a rendere grande la band. Chi si aspettava un’evoluzione, un passo avanti o soltanto un prosieguo del cammino intrapreso da
Abbath , rimarrà delusissimo, chi invece vuole ascoltare gli
Immortal che in un solo album abbracciano tutta la loro carriera, suonerà senza sosta questo ennesimo tributo alla terra dei ghiacci. Da
“Gates To Blashyrkh” a
“Mighty Ravendark” passando per l’epica
“When The Mountains Rise” è una continua autocelebrazione della propria carriera. Nei 42 minuti dell’album, vi sentirete in piena zona confort, i pezzi proposti non hanno una sorpresa che sia una, ma è esattamente questo che ve li farà amare, semplicemente perché li avete già dentro di voi, chi ama gli
Immortal ha nel cuore e nella testa questa musica.
“Northern Chaos Gods” è un grande album? Probabilmente no, ma è l’album che i fans volevano, è l’unico tipo di album che il cuore di ghiaccio di
Demonaz può partorire e non ci sono dubbi sulla genuinità della proposta, è un’opera spontanea e onesta al 100%, forse potrà non interessare a tutti, ma i progressisti possono pure andare a fare … una cosa diversa e ascoltare qualcos’altro … Se non vi interessa celebrare il passato, se non vi interessa innalzare inni ai ghiacci eterni, se non vi interessa Blashyrkh, potrete sempre andare in pista con i
Dimmu Borgir oppure giocare con i soldatini dei
Marduk … Quello che distingue gli
Immortal del 2018 da altri nostalgici riciclatori, come ad esempio gli
At The Gates, è la convinzione con la quale il gruppo suona questi pezzi, a dimostrazione del fatto che la nostra amata musica è innanzitutto cuore e attitudine, poi abilità tecniche e ancora dopo evoluzione stilistica. I pezzi sono tutti buoni, hanno un tiro devastante e state pur sicuri che quando avrete bisogna di un po’ di sana ignoranza e refrigerio, vi ritroverete a metterete su
“Northern Chaos Gods” molto più di quelle che potete mai pensare. Album ruffiano e paraculo (come mi ha suggerito una grande penna di Metal.it) quanto volete, ma il ghigno di soddisfazione che vi lascerà il suo ascolto è merce rara …
“Quest’album suona come dovrebbe suonare un vero album degli Immortal, ed è un album che omaggia il nostro passato …” parola di Demonaz!