Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:38 min.
Etichetta:Street Symphonies Records / Burning Minds Music Group

Tracklist

  1. THE AWAKENING
  2. SCARYMAN
  3. STAR
  4. GET UP ON THE STAGE
  5. FIGHT
  6. GET IT ON
  7. FALLING AWAY
  8. TICK TOCK
  9. TROUBLE IN PARADISE
  10. EVERYTIME I CLOSE MY EYES (ACOUSTIC BONUS)

Line up

  • Alex K: vocals, guitar, bass
  • Koffe K: drums
  • Conny S: guitar

Voto medio utenti

Per descrivere il debutto sulla lunga distanza dei Lipz si può tranquillamente tirare in ballo il diffuso revival ottantiano che ormai da un po’ sta alimentando molta della produzione rockofila contemporanea, ma allo stesso tempo è necessario anche evidenziare quanto il loro glam-metal, pur molto “codificato”, rappresenti un inebriante esercizio di freschezza sonica, capace di conquistare al primo contatto gli estimatori di Alice Cooper, Kiss, Mötley Crüe, Ratt, Poison, Crazy Lixx e Reckless Love, in un percorso di “assimilazione” delle varie epoche del genere assai fruttuoso e disinvolto.
Con un look che rimanda la memoria ai fasti selvaggi e decadenti di “Shout at the devil”, gli svedesi dimostrano una notevole preparazione tecnico-interpretativa, che si esprime attraverso trame armoniche intriganti e catalizzanti, in cui grinta e colore melodico sanno poi esplodere in quei cori “grossi” e “fragorosi” così importanti per garantire l’effetto “presa rapida” in ogni circostanza d’ascolto, con una particolare predisposizione alle attività “dal vivo”.
In “Scaryman” troverete dunque una sequenza pressoché ininterrotta di calamitanti anthems, a partire (dopo la cinematografica introThe awakening”) dalla sua "spaventosa" title-track, in grado di conficcarsi con spiccata facilità nella corteccia cerebrale di ogni appassionato del settore.
L’ammaliante svolgimento di “Star” e le seducenti pulsazioni di "Get up on the stage” proseguono con vivacità ed efficacia l’operazione di soggiogamento sensoriale, il quale, ne sono fermamente convinto, con le scintillanti cromature vagamente Scorpions-iane di “Fight” e la sinuosa ruvidezza “stradaiola” di “Get” it on” potrà dirsi del tutto compiuto.
Una volta assoggettati al “verbo” del Lipz-sound, non sarà per nulla agevole liberarsi dalla sua attanagliante morsa, anche perché il programma riserva ancora la feconda “ruffianeria” di “Falling away”, una sferzante “Tick tock” e la ficcante melodia di “Trouble in paradise”, tutta “roba” di notevole suggestione, che non consente distrazioni di sorta.
Lo sleaze-rock acustico “Everytime I close my eyes” è l’ultima scossa emotiva della raccolta, la degna conclusione dell’opera prima di un gruppo che fa dell’istintività e della brillantezza espressiva le sue migliori prerogative, aggiungendo al quadro complessivo una “speciale” e rara capacità nel rendere adescanti e ricreative le composizioni senza incorrere nel fastidioso manierismo.
Potranno verosimilmente “crescere” ancora, magari ampliando ulteriormente la varietà delle soluzioni interpretative, e ciononostante ritengo fin da ora i Lipz una delle “promesse” più interessanti della “scena”, non a caso “scoperta” da una delle migliori realtà discografiche emergenti di questo nostro asfittico rockrama … complimenti sinceri a entrambi.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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