Quando è troppo è troppo. Mi spiace che ci passino i bosniaci
The Loudest Silence ma, davvero, la mia pazienza ha un limite.
Posso farmi andar bene gli
Elvellon, i
Dead Of Night, i
Dark Sarah, anche i francesi
Fourth Circle, ma non se ne può più di questi cloni dei
Nightwish, degli
Epica, dei
Within Temptation e chi più ne ha più ne metta.
Basta con i preludi epici e cinematografici (
"Illusion Aeternus"), basta con i brani che sintetizzano il peggio delle band sopraccitate (
"Redemption"), basta con i suoni osceni (
"Two Faced Ghost"), basta con le canzoni che sarebbero già sembrate vecchie negli Anni Novanta (
"Wood Nymph"), basta con le tracce intrise di finta cattiveria (
"Acheron"), basta con le ballad soporifere (
"The Loudest Silence"), basta con l'headbanging che si può fare anche con il torcicollo (
"Soul Reflection"), basta con le banalità (
"Theatre Of The Absurd"), con i mid-tempo ammiccanti (
"Wake Up In My Dream") e con i brani da 12 minuti - che possono tranquillamente durarne 3 - con il cantato estremo (
"Gallery Of Wonders").
Basta.
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