I
Monster Truck sono un gruppo strano
Se da un lato la loro proposta musicale è sicuramente ascrivibile allo stoner/southern rock, dall'altro ci sorprendono con composizioni alternative/post grunge come la track "
Evolution" che sembra tratta dall'ultimo "Attention, Attention" degli Shinedown, o ancora con "
Young City Hearts" quasi una pop-rock song dal chorus irresistibile
Non mancano i deja vu al tipico sound Southern con la hard - bluesy "
Devil Don't Care", la motorhediana "
Thundertruck", il climax si mantiene frizzante ed energico con la veloce "
Being Cooler Is Over" che rimanda al rock scandinavo alla Hellacopters, mentre è il blues sporco della bellissima "
Undone" a farci ricordare le radici della band.
"
In My Own World" è oscura e ci ricorda un po' il grunge più selvaggio alla Soungarden, "
Denim Danger" e "
Hurricane" sono scoppiettanti e potenti con le chitarre che si intrecciano con un sapiente uso delle tastiere ( presenti in molti pezzi), chiude il lavoro "
The Howlin'" un lento elettrico che puzza di strade assolate, fumo e whiskey nella miglior tradizione stoner-blues
"
True Rockers" è un disco eterogeneo che scontenterà pochi e che allo stesso tempo attirerà nuovi fans sopratutto fra chi è alla ricerca di gruppi che sappiano proporre un sound originale
Non ci sono canzoni brutte, lo spirito di "
True Rockers" è esibito con tanta grinta e sanguigno r'n'r e scusate se è poco!
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