Se mai avessimo paura di dimenticarci di essere una razza senza speranza, ci pensa
Emil Moonstone (frontman dei Two Moons) a ricordarcelo con il suo primo album solista intitolato
"Disappointed".
L'artista italiano si è occupato di tutto - dal songwriting alla registrazione di ogni singolo strumento che ha suonato lui stesso - e quello che ne viene fuori è un apocalittico affresco di sonorità cupe e spigolose.
Se l'introduttiva
"Fall" profuma di post-punk e di new wave, è l'elettronica a caratterizzare
"In The Train", prima dell'ottima
"This Is Love", episodio in equilibrio tra synth krafwerkiani e loop dal gusto alternative. C'è spazio per un pizzico di krautrock e di Depeche Mode nelle successive
"New Desire" e
"You Wonder When Will The End", mentre la più concitata
"Fake" strizza l'occhio ai
Nine Inch Nails (tributati con creatività ed eleganza nella conclusiva
"Hurt", originariamente composta da
Johnny Cash).
Le granitiche
"Made Of Stone" e
"Stupid Boy" - di ispirazione noise/grunge - chiudono un lavoro riuscito ma "ostico" (a detta dello stesso autore) che, lungi dall'essere un album imprescindibile, presenta un indubbio fascino intrinseco.
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