Può un debut album di una band anagraficamente giovane sembrare artisticamente maturo, come se a pubblicarlo fosse un gruppo decisamente esperto?
Ovviamente sì, ma la condizione ineludibile è che ogni artista sia tecnicamente preparato e soprattutto che collabori in modo armonioso con gli altri al fine di ottenere un risultato finale superiore alla somma dei singoli.
Tutto questo è facilmente riscontrabile in "
Bleed Red" (
Long Branch Records) del quintetto britannico (di Nottingham)
The Five Hundred in attività solamente dal 2014.
Il vocalist
Johnathan Woods-Eley e compagni confezionano un buonissimo disco metalcore o -come dicono oggi quelli bravi- di "modern metal", fresco, fluido, scorrevole e sufficientemente resistente agli ascolti.
Sia le linee delle due asce,
Mark Byrne e
Paul Doughty, che la sezione ritmica a cura di
Andy Crawford al basso e
Kelsey James dietro le pelli, sfoggiano gusto e tecnica notevoli durante la durata dell'intero platter; a ciò va aggiunta un'abilità spiccata nell'interpretare un genere in cui la struttura e la costruzione dei singoli brani sono ampiamente codificate.
Ovviamente un lavoro del genere, a partire dalla titletrack e toccando via via la hit (decisamente radio oriented) "
Smoke & Mirrors", la melodica e ruffiana "
The Narcissist" e l'aggressiva "
The Noose", non poteva essere anche originale ed infatti i nostri strizzano l'occhio e fanno propri gli insegnamenti di bands quali At The Gates e The Haunted interpretandoli però con buone dosi di personalità.
Apprezzabile anche la prestazione di
Woods-Eley dietro il microfono, sia negli immancabili duetti harsh/clean che nella conduzione dei chorus più melodici (presenti in robuste quantità, come da ricetta metalcore standard): nulla di innovativo o di cui stropicciarsi gli occhi ma solido e privo di sbavature.
Impeccabile infine la produzione, potente al punto giusto senza sembrare "plasticosa" o artefatta.
Un disco facile da assimilare ma tutt'altro che disprezzabile o "sciocco e facilone", e lo dico da non estimatore di questo genere di proposta.
Ma si sa, la qualità paga (o dovrebbe farlo) in qualunque campo ci si trovi.
The Five Hundred - "
Smoke & Mirrors"
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?