Cinque dischi in tredici anni, ecco cos'ha prodotto il sodalizio artistico tra l'israeliano
Aviv Geffen e il nuovo "prog-idol"
Steven Wilson. Grazie anche al successo del recente
"Blackfield V" Kscope - con la supervisione del duo - ha pensato di mettere insieme quelli che sono i brani più rappresentativi della loro carriera, fatti di ottime melodie pop, arrangiamenti minuziosi e un bassissimo tasso di "voglia di vivere".
Il grosso della scaletta è incentrato sui primi due lavori dei
Blackfield - probabilmente i migliori - ed è un piacere riascoltare
"Open Mind" (che dà il titolo alla compilation),
"1.000 People", "Hello", "Pain" o
"End Of The World". Se
"Welcome To My DNA" rimane a mio avviso un disco sottovalutatissimo (nonché responsabile di un primo allontanamento di
Wilson dal progetto), è a
"Blackfield IV" che dedico tutto il mio disappunto, qui rappresentato nella sola (e accettabile)
"Faking".
Un ottimo punto di partenza per chi non conoscesse questo gustosissimo progetto...
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