Senza pretese cambiare il mondo della musica o di rimanere impresso nella storia, ecco che Johan Lindstrand ( ex vocalist dei The Crown ) si ributta in pista con questo suo nuovo progetto. gli One Man Army ( And The Undead Quartet ). Questa premessa serve subito a farvi capire che le dieci canzoni presenti in questo debutto sono altamente derivative, non aggiungono nulla sia alla carriera di Lindstrand sia alla scena death/thrash mondiale. Eppure il disco mi ha molto divertito, pur palesando evidenti limiti di personalità. A parte la potenza, che non guasta mai, e la precisione dei musicisti coinvolti, di questo " 21st Century Killing Machine " mi ha colpito la quantità industriale di solos presenti, e tutti di ottima qualità, oltre ad alcune linee vocali ben congeniate e bilanciate tra grinta e melodia. Assoli armonici, ispiratissimi, che rimandano agli anni d'oro del thrash, perfettamente amalgamati all'interno della struttura dei vari brani. Tutto il disco scorre fluido e l'unico pezzo un pò sottotono è il conclusivo " Bulldozer Frenzy ", che ha l'insistente puzzo del filler. ma è il solo brano veramente sbagliato, visto che tutta la tracklist viaggia tranquillamente sui binari di sufficiente qualità. Certo è che se cercate un dischetto di death/thrash da tramandare ai vostri figli e/o nipoti, con questi One Man Army cascate malissimo. Lindstrand e soci hanno forgiato un platter quadrato e coeso nell'intenzione di spaccarci i padiglioni auricolari, ma nulla più. Un lavoro che và premiato per la sua onestà e per la pregevolezza dei solos. Per il resto è tutto un susseguire di deja vù. Anche se piacevolissimi. Sufficienti, nulla più.
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