Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2008
Durata:36 min.
Etichetta:Twlight Zone Records
Distribuzione:Masterpiece Distribution

Tracklist

  1. RELICT IV
  2. REBORN-REFAILED
  3. SPLATTERED INNOCENCE
  4. THE FORTRESS
  5. OVER NAILS
  6. BLOOD
  7. DECONSTRUCTED WORLD
  8. I AM TERROR
  9. HOLY HOSTAGE
  10. CORONER’S INQUEST
  11. I DENY

Line up

  • Wolfgang Süssenbeck: vocals
  • Thomas Pippersteiner: guitars
  • Janos Murri: guitars
  • Hans-Peter Rapp: bass
  • Tom Kräutner: drums

Voto medio utenti

Ammetto che prima d’ora non avevo assolutamente idea di chi fossero i Demolition, quindi sono rimasto abbastanza sorpreso quando ho visto che questo “Relict IV” è addirittura il loro quarto album in studio. Poi ascoltando il cd ho capito il perché di tutto questo… senza voler infierire troppo sugli austriaci, il loro ultimo full length è il classico cd che pur essendo carino passerà assolutamente inosservato.
Nella bio si parla di thrash metal in stile Bay Area, però ascoltando l’album è facile capire che ci troviamo di fronte a un thash/death di derivazione svedese, con forti richiami agli Hypocrisy, ben suonato e ben registrato, ma privo di idee che facciano la differenza. In poche parole, una volta ascoltati i primi 2-3 pezzi saprete perfettamente come andrà a finire il disco… Per carità, il primo impatto è anche interessante, una buona dose di aggressività e di violenza si abbatte sulle vostre orecchie, con un ottimo drumming e buoni riff taglienti. La cosa che più mi ha fatto piacere ascoltare sono stati gli assoli di chitarra, che con il loro sapore molto eighties riescono a colpire nel segno, mentre la voce in growl di Wolf Süssenbeck dopo un po’ appare troppo monocorde, ma come ho già accennato non è questo il problema principale del cd. Troppa staticità compositiva, che trova qualche momento di respiro in “The fortress”, e “Coroner’s inquest”, di sicuro le due tracce migliori dell’album. Per il resto ci troviamo davanti a song che si fanno anche ascoltare, ma che sono povere di idee e che alla fine dell’ascolto vi lasceranno con un certo senso di insoddisfazione.
In definitiva “Relict IV” è un album a cui in teoria ci sarebbe poco da rimproverare, da un punto di vista strettamente musicale, però se si fanno le riflessioni di cui sopra si arriva senza dubbio alla conclusione che i Demolition avrebbero potuto sforzarsi un po’ di più per confezionare un lavoro che non vada perso nei magazzini dei negozi di cd. E considerando il fatto che si tratta del loro quarto album in studio forse questa attesa era anche lecita…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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