Album come questi hanno una vasta platea di potenziali estimatori in quanto la proposta musicale dei
Cryonic Temple è assolutamente eterogenea
Pur rimanendo saldamente entro i confini del power metal, la band svedese riesce a miscelare il proprio sound senza che un aspetto domini sull'altro e quindi ogni canzone è un gustoso mix di potenza, melodia e ottima tecnica esecutiva
Prendiamo ad esempio la titletrack, è una classix metal song che inizia come un brano di metal sinfonico ma che ha un chorus nel quale le vocals fanno il verso addirittura a Rob Halford, oppure "
Rise Eternally Beyond" che inizia con un arpeggio facendo pensare ad una ballad ma che poi esplode in un metal velocissimo.
Tra power e classic metal si muove "
Knights Of The Sky" , dal solo funambolico, via di mezzo fra Helloween e Maiden, "
Man In Space" è una ballad col pianoforte ricca di pathos e dal chorus metallico alla Scorpions, "
Pain And Pleasure ", è un metal roccioso e cattivo, dominato dalle twin guitars, le tastiere danno un tocco misterioso alla melodica "
Temple Of Cryonics" con un bridge acustico molto suggestivo, "
Starchild" è l'ennesima cavalcata che precede la dolcissima "
Swansong Of The Last Emperor", mentre ancora fra power e classix si muovono "
Under Attack", "
Blood And Shame" e "
Insomnia" quest'ultima con una linea di basso alla Harris, che sembra uscire direttamente da "
Seventh Son Of A Seventh Son" dei Maiden appunto
Grandi riff, solos precisi e tecnici, uso sapiente dei synth che danno "corpo" alle composizioni, chorus anthemici e songwriting vario e potente, questi sono gli ingredienti di questo ottimo prodotto.
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