All'inizio ho pensato che
Grazioli - ormai sempre più distratto dall'ubriacatura di celebrità sul web - mi avesse mandato il promo sbagliato: non era di certo questo l'album che mi aspettavo dagli inventori del blackjazz.
Passi la mancanza del sax o l'utilizzo esclusivo del cantato pulito, ma chi mi spiega i riferimenti ai
Ghost (
"Take Me"), agli
Hardcore Superstar (la titletrack), ai Muse e ai 30 Seconds To Mars (un po' ovunque)? Del glorioso passato pionieristico in questo
"Animal" non c'è praticamente nulla - giusto qualche accenno in
"Everything Dies", a quanto ho capito uno dei primi brani scritti per il full-length - e gli episodi insipidi si sprecano (penso a
"When The Lights Go Out" o a
"When I'm Gone"), così come le soluzioni simil-cattive vecchie di almeno 10 o 20 anni (
"Smash It Up!"). La ciliegina sulla torta si intitola
"Hole In The Sky", tentativo goffo e davvero poco credibile di suonare come gli Hurts.
Avantgarde un corno.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?