Ma perchè i
Bad Bones non sono inglesi o americani??
Perchè devono essere "solo" italiani (di Cuneo per la precisione)?
Non è giusto!
High Rollers è un lavoro in grado di spazzare via molta della concorrenza anche di gruppi più blasonati in ambito Hard Rock, senza se e senza ma.
Se premete il tasto play non potrete che essere avvolti nelle spire di un Hard Rock di lusso, frizzante,energico, egregiamente suonato che gode di un songwriting sorprendentemente ispirato e vario. Non trovererete infatti solo melodie hardrockeggianti alla
Ac/Dc unite ad una spruzzata di
Motorhead ( "
Midnight Rider") o sleaze-glam anthems ("
Wild Rose" , la tiratissima "
Blood Trails" dal riff irresistibile ) , o rock'n'roll alla
Gotthard ("
American Days", "
Now Or Never"), ma anche la bellissima ballad "
Solitary Fields" nella quale la profondità della voce di Max "Bone" Malmerenda (che ricorda Michael Starr e Steve Lee ) è espressa ai massimi livelli tra l'altro con un ottima pronuncia inglese, il che non guasta mai, e anche l'altra ballad meno intensa e più ruffiana "
Story Of A Broken Bone" che ricorda un pò i GnR.
Il songwriting è supportato dall'ottima produzione a cura di
Roberto Tiranti dei
Labyrinth e
Simone Mularoni dei
Dgm che rende chiari, forti e puliti i suoni di tutti gli strumenti, basso compreso che anzi spesso guida le linee melodiche
Sul pezzo “
Rock’n Me”, che chiude in modo energico il lavoro con un chorus che non potrete non cantare, figurano in veste di ospiti Roberto Tiranti (LABYRINTH), Tiziano Spigno (EXTREMA, LUCKY BASTARDZ) e Simone Mularoni (DGM).
Per ora vi do' un comando perentorio: comprate il cd, supportate la band, fate sapere al mondo intero che se il "
Rock non è morto" è anche grazie a gruppi come gli italianissimi Bad Bones!
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