Copertina 9

Info

Anno di uscita:2018
Durata:41 min.
Etichetta:Sliptrick Records

Tracklist

  1. AMERICAN DAYS
  2. LOST AGAIN
  3. WILD ROSE
  4. MIDNIGHT RIDER
  5. SOLITARY FIELDS
  6. NOW OR NEVER
  7. BLOOD TRAILS
  8. WOLF TOWN
  9. STORY OF A BROKEN BONE
  10. ROCK’N ME

Line up

  • Max Malmerenda: vocals
  • Sergio Aschieris: guitar
  • Steve Balocco: bass
  • Lele Balocco: drums

Voto medio utenti

Ma perchè i Bad Bones non sono inglesi o americani??
Perchè devono essere "solo" italiani (di Cuneo per la precisione)?
Non è giusto!

High Rollers è un lavoro in grado di spazzare via molta della concorrenza anche di gruppi più blasonati in ambito Hard Rock, senza se e senza ma.
Se premete il tasto play non potrete che essere avvolti nelle spire di un Hard Rock di lusso, frizzante,energico, egregiamente suonato che gode di un songwriting sorprendentemente ispirato e vario. Non trovererete infatti solo melodie hardrockeggianti alla Ac/Dc unite ad una spruzzata di Motorhead ( "Midnight Rider") o sleaze-glam anthems (" Wild Rose" , la tiratissima "Blood Trails" dal riff irresistibile ) , o rock'n'roll alla Gotthard ("American Days", "Now Or Never"), ma anche la bellissima ballad "Solitary Fields" nella quale la profondità della voce di Max "Bone" Malmerenda (che ricorda Michael Starr e Steve Lee ) è espressa ai massimi livelli tra l'altro con un ottima pronuncia inglese, il che non guasta mai, e anche l'altra ballad meno intensa e più ruffiana "Story Of A Broken Bone" che ricorda un pò i GnR.
Il songwriting è supportato dall'ottima produzione a cura di Roberto Tiranti dei Labyrinth e Simone Mularoni dei Dgm che rende chiari, forti e puliti i suoni di tutti gli strumenti, basso compreso che anzi spesso guida le linee melodiche
Sul pezzo “Rock’n Me”, che chiude in modo energico il lavoro con un chorus che non potrete non cantare, figurano in veste di ospiti Roberto Tiranti (LABYRINTH), Tiziano Spigno (EXTREMA, LUCKY BASTARDZ) e Simone Mularoni (DGM).

Per ora vi do' un comando perentorio: comprate il cd, supportate la band, fate sapere al mondo intero che se il "Rock non è morto" è anche grazie a gruppi come gli italianissimi Bad Bones!

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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