Tutto quello che è successo nell’ultimo anno non ha fatto altro che confermare, nel caso ce ne fosse stato bisogno, che
Tom Angelripper è stato, è, e sarà sempre il padre padrone dei
Sodom e lo ha dimostrato con l’ennesima rivoluzione di line up avvenuta quando nessuno se lo aspettava. Cacciati letteralmente a calci nel sedere sia
Makka che
Barnemann (quest’ultimo con la band fin dal 1996!), ha richiamato con sé il vecchio compagno di merende
Frank Blackfire, ha reclutato
Husky dietro le pelli, e soprattutto ha inserito una seconda chitarra, il semisconosciuto
Yorck Segatz. I motivi di queste scelte non sono ben chiari, fatto sta che dopo aver rodato la nuova formazione con diversi show estivi, è arrivato anche il momento della prova in studio. In attesa del prossimo full length, che arriverà presumibilmente il prossimo anno, il buon
Onkel Tom tasta la situazione pubblicando
Partisan, un EP di tre pezzi, di cui due inediti e uno live, licenziato dalla
SPV/Steamhammer, dove peraltro possiamo ammirare la splendida copertina ad opera del nostro connazionale
Roberto Toderico.
Cosa dire del nuovo lavoro? Semplicemente che è 100%
Sodom, e che il ritorno di
Frank Blackfire ha lasciato il segno, in quanto il sound ha un sapore molto più retrò rispetto alle ultime uscite discografiche del gruppo. Se
Barnemann aveva uno stile molto più melodico e, a modo suo, sperimentale, per quanto possa essere usata questa parola quando si parla di
Sodom,
Blackfire va molto più al sodo, bada poco agli orpelli e sfodera assoli in pieno old school style, facendo compiere alla band un bel salto temporale di svariati anni.
È proprio questa la chiave di lettura dell’EP, un deciso ritorno al thrash metal più classico. La titletrack è la classica killer song alla
Sodom, e funziona alla grande, grazie al tipicissimo refrain alla
Onkel Tom, ai già citati assoli di
Blackfire e ad un rallentamento cupo e maligno. “
Conflagration” invece ha un taglio molto più hardcore, è veloce e diretta, un vero e proprio cazzotto in un occhio, e sprigiona tutta la rabbia e la cattiveria di cui sono capaci i nostri, senza fregarsene minimamente di evoluzione o raffinatezze varie. Chiude il lavoro la versione live di “
Tired & red”, brano del 1989 presente originariamente sul capolavoro “
Agent orange”, registrata all’edizione 2018 del Rock Hard Festival di Gelsenkirchen, Germania, ottima dimostrazione di cosa sia capace la nuova line up su un palco.
Per completezza, vi dico che potrete trovare
Partisan sia in CD che in vinile 10” in varie colorazioni.
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