Alcatrazz - Parole Denied - Tokyo 2017

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:72 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. NIGHT OF THE SHOOTING STAR
  2. OHAYO TOKYO
  3. TOO YOUNG TO DIE...TOO DRUNK TO LIVE
  4. SUFFER ME
  5. GOD BLESSED VIDEO
  6. WILL YOU BE HOME TONIGHT
  7. JET TO JET
  8. WITCHWOOD
  9. SKYFIRE
  10. HIROSHIMA MON AMOUR
  11. ISLAND IN THE SUN
  12. EMOTION (STUDIO DEMO)
  13. NO IMAGINATION (STUDIO DEMO)
  14. LOSING YOU IS WINNING (STUDIO DEMO)
  15. PLEASE CALL ME (STUDIO DEMO)
  16. BLUE BOAR (STUDIO DEMO)
  17. OHAYO TOKYO (STUDIO DEMO)
  18. SET ME FREE (REHEARSAL / STUDIO DEMO)
  19. RIDER (REHEARSAL / STUDIO DEMO)

Line up

  • Graham Bonnet: vocals
  • Jimmy Waldo: keyboards
  • Gary Shea: bass
  • Conrado Pesinato: guitars
  • Mark Benquechea: drums

Voto medio utenti

Agli estimatori di Graham Bonnet e degli Alcatrazz non credo sia necessario inviare alcun “messaggio” … sono certo che avranno già messo in conto di accaparrarsi quanto prima anche questo “Parole denied - Tokyo 2017”, eccellente live album nipponico registrato dai loro beniamini nel marzo dello scorso anno.
Agli eventuali neofiti, invece, dico che se vi piace l’hard-rock di retaggio MSG / Rainbow-iano, non c’è davvero nessuna ragione per non ampliare le vostre conoscenze investendo i sudati risparmi in questa eccellente dimostrazione di forza espressiva, in cui esecuzione e composizione si fondono in un’unica entità di grande suggestione emotiva.
Bonnet e gli storici sodali Jimmy Waldo e Gary Shea dimostrano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, quanto una “bella canzone” rimanga tale anche con il trascorrere del tempo, un parametro che evidentemente non ha nessun impatto nemmeno sulla loro prestazione, intrisa di passionalità, intensità e carisma.
Il prezioso supporto di Mark Benquechea e Conrado Pesinato (della Graham Bonnet Band), consente, poi, di rilevare come, al fianco di cotanti maestri, si possa affinare la propria cultura e il proprio talento, arrivando a non far rimpiangere (troppo) chi li ha preceduti nei rispettivi ruoli.
Insomma, “Too young to die ... too drunk to live”, “God blessed video”, “Jet to jet”, “Hiroshima mon amour” e “Island in the sun” rappresentano sempre un gran bel ascoltare, soprattutto quando l’energia scorre vitale e vigorosa nella voce e negli strumenti dei nostri.
Discorso leggermente diverso deve essere fatto per il secondo dischetto che completa l’opera in questione … la serie di demo-bonus-tracks risalenti al 1985 rappresenta sicuramente una chicca per i die-hard fans degli Alcatrazz, mentre potrebbe destare qualche piccola perplessità in chi non conoscesse nei dettagli la loro storia discografica, conclusasi (finora, almeno) sfruttando un approccio, seppur sempre di classe, più “leggero” e poppettoso (alcuni dei brani qui inclusi finiranno proprio su “Dangerous games”, emblema di questa deviazione stilistica).
Estrapolando da tale materiale l’avvolgente “Emotion” (un inedito assoluto, impreziosito dalla magistrale chitarra di Steve Vai), accolgo “Parole denied - Tokyo 2017” tra i lavori di pregio del 2018, capaci di coniugare valore “educativo” e imprescindibile appagamento sensoriale.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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