In occasione del raggiungimento del quadruplo disco di platino ottenuto da "
Carolus Rex", disco uscito nel 2012, i
Sabaton ne pubblicano una edizione speciale celebrativa.
La data di uscita coincide con il trecentesimo anniversario della morte di Re Carlo XII, sovrano svedese a cui è dedicato il disco che regnò per ben 21 anni.
In questa edizione oltre alla tracklist originale sono presenti quattro bonus track, tra cover e originali.
Ovviamente la prima parte nulla toglie e nulla aggiunge a quanto già ampiamente conosciuto della band, un power metal europeo intriso di richiami epici e marziali. Tecnicamente i Sabaton sono preparati e precisi, a volte risultano un pelo troppo patinati ma rientra nella loro natura.
Il disco anche a distanza di anni risulta piacevole e scorrevole con qualche picco qualitativo notevole come ad esempio la veloce e ritmata "1 6 4 8" o nella maideniana "
Killing ground".
Nella parte inedita i nostri si confrontano con gli
Amon Amarth in "
Twilight of the Thunder God" in pratica una ode al dio norreno Thor, il brano rende bene fino alla parte centrale dove il growl non riesce appieno a rendere omaggio all'originale. Tuttavia il brano scorre via bene e risulta tra i migliori del lotto.
Invece risulta decisamente apprezzabile l'esperimento di "
In The Army Now" originariamente incisa da
Bolland & Bolland ma resa famosa dalla versione degli
Status Quo. Qui si riprende decisamente la parte "marziale" di cui accennavo in apertura, elemento ricorrente nella proposta dei Sabaton. Il brano è divertente e ben eseguito nel suo incedere classico e diretto. Buona anche la parte strumentale e quella solista.
Se si parla di andamenti marziali forse uno dei primi gruppi che viene in mente sono i tedeschi
Rammstein e quindi non poteva certo mancare un omaggio anche a loro, "
Feuer Frei" è una cover diretta ed educata, un vero e proprio tributo rispettoso dell'originale. Il brano lo si conosce, una sferzata di metallo duro e puro, reso ipnotico dal riff principale e dal cantato in tedesco.
Si chiude con "
Harley From Hell" brano originale dei
Sabaton finora presentato solo in una raccolta, "
Metalus Hammerus Rex". Un brano classicissimo in puro stile epic metal anni novanta, a dirla tutta pare più un divertissement che altro ma risulta piacevole chiusura di una buona uscita discografica.
Tralasciando il valore del disco in se che apre ad una distopia di giudizi (i Sabaton o li si ama o li si odia) quello che mi lascia (sempre) perplesso in queste uscite autocelebrative è l'utilità reale del prodotto, ok la celebrazione del grande risultato ottenuto ci sta, visto che è stata anche accompagnata da una sostanziosa campagna commerciale e di merchandising ma musicalmente (bonus tracks a parte) non aggiunge nulla a quanto sentito finora.
Se siete appassionati del gruppo dategli una possibilità, altrimenti guardate altrove!
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