Dopo la più che buona impressione lasciata dal demo "My Daemons", gli
Scala Mercalli fanno ancora meglio realizzando un album d'esordio in grado di rivitalizzare il vecchio e sano Heavy Metal, rassicurato da pulsazioni ad altro gradiente metallico e da impennate thrashy.
Per "12th Level", vengono recuperati tutti i tre brani originali (a suo tempo, il demo era stato completato dalla cover di "Be Quick or Be Dead") inclusi su "My Daemons", cosi come alcuni arrivano dal precedente "Gargoyle" (1999), mentre non ne recuperano nessuno dal preistorico (era il 1996!) "Hellbringer", primo demo del gruppo uscito poco prima che una costola degli Scala Mercalli si sviluppasse nei Centurion.
Ma il tempo scorre e dalla nascita della band nel 1992 siamo così giunti a "12th Level", che si apre con l'inedita "Scream Of Revenge", dove è evidente il richiamo ai Megadeth, nel guitarwork (e qui un pensiero va anche agli Annihilator) e sopratutto nella prova di Christian Bartolacci, sempre incline ad un cantato su toni acuti ed in falsetto, in grado anche di proporsi in screaming Halfordiani. Le chitarre di Mauro Mancinelli e Riccardo Ricci scorrazzano in lungo ed in largo, accompagnate dal basso di Lorenzo Petrini e dalla dirompente batteria di Sergio Ciccoli. Stesso discorso per le già conosciute "My Daemons", ricca cambi di tempo e di feeling eighties, e "Banshee's Whisper", superbo esempio di Heavy Metal, un ponte che gli Scala Mercalli gettano tra la NWOBHM ed il Thrash/Speed Metal, brano che sarebbe potuto benissimo uscire dalla penna degli Exciter dei tempi d'oro.
"Dissolved In Time" e "Queen Of Dragons" non risentono assolutamente del peso degli anni (entrambe erano incluse su "Gargoyle"), con la prima che potrebbe far pensare ai Mercyful Fate mentre la seconda è un ottimo episodio di puro Heavy Metal, sicuramente quella dai connotati più epici dell'intero album.
Oltre all'opener, tra i pezzi nuovi si mettono in evidenza la ballad (largamente acustica) "The Sign" e la conclusiva e devastante titletrack, un po' meno "Bloody Night", martellante ma ripetitiva (un po' il difetto di "Day Of Fighter"), e l'articolata "The New Kingdom", che mancano di quella scintilla presente in altri brani, con "Banshee's Whisper", "Queen Of Dragons" e "12th Level" ad imporsi su tutti.
Un primo passo, valido e già in grado di "dare un sonoro scossone" alla scena metallica!
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