Pubblicato dall'etichetta I, Voidhanger, una garanzia per quanto riguarda un certo tipo di black metal spinto verso confini avant-garde,
Lunar Ascension è l'esordio discografico della one man band polacca
Ars Magna Umbrae.
Lunar Ascension è un album velato di inquietudini che colpisce per le atmosfere cupe e opprimenti.
Strutturato su dissonanze e sonorità liquide il full-length si lega profondamente ad un black metal di derivazione francese, che si nutre di melodie destrutturate e disarmoniche. Richiami a band quali
Blut Aus Nord emergono continuamente, ma il full-length si delinea con personalità e carattere andando oltre la mera imitazione.
Through Thorns And Bones, il primo brano, mette subito in chiaro le intenzioni della band, con riff reiterati e dissonanti che si avvolgono a spirale sull'ascoltatore senza lasciare requie. Lo screaming aspro duetta con riff acidi, fino alla parte finale del brano che concede un'apertura melodica, delicata e angosciante allo stesso tempo.
Daughter Of Endless Light, il brano successivo, riesce invece a coniugare magistralmente le sonorità così particolari della band con parti che si rifanno direttamente al black metal delle origini, puro, essenziale e diretto.
Segue
Dying Sun Divination, un brano che si spoglia delle dissonanze tipiche della band per abbracciare un ritmo più incalzante e diretto, un brano molto riuscito e coinvolgente.
Altri brani nella seconda parte dell'album sembrerebbero soffrire in apparenza di una leggera staticità.
La title-track
Lunar Ascension o
The Wanderer sembrano perdersi in un incessante riecheggiare dei propri riff, accusando un po' di stanchezza, ma non dubito, come suggerito anche dai titoli, che tutto sia appositamente voluto e ricercato, per creare quella sensazione di inquietante smarrimento.
Album velato di oscurità e ombre,
Lunar Ascension risalta più per le atmosfere che per il songwriting. Ma, forte anche di una produzione che si adatta perfettamente a questo tipo di sonorità, essenziale e non ridondante, si inserisce e emerge con caparbietà nelle derivazioni black metal odierne.
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