I Drone sono una band bergamasca (credo) in giro dal 2001, con all'attivo già un demo nel 2003 e che, con questo "Mating Flight", arriva al debutto sulla lunga distanza, seppur autoprodotto.
Il sound della band punta su un crossover dove il dj Marco Roversi ha un ruolo abbastanza marcato, il più delle volte azzeccato, con due voci, una maschile ed un'altra femminile, mal amalgamate, una registrazione abbastanza scadente ed una sezione ritmica che si "sente" poco.
Il songwriting della band è approssimativo, vive di clichè, brutte le vocals maschili, spesso sembrano atone, e comunque orrendo il rap, inutili quelle femminili, relegate al ruolo di supporto e mai incisive.
Per ascoltare qualcosa di diverso si deve attendere la settima canzone che, manco a dirlo, è una cover dei Depeche Mode, "In Your Room", e l'attesa è lunga, visto che questo disco paga l'estrema prolissità, ben 62 minuti. Minuti senza mordente nei quali la noia ci sommerge e ci spinge tra le braccia invitanti di Morfeo.
L'ascolto non lascia tracce, si ha la sensazione di aver buttato il proprio tempo. Non c'è una sola canzone che sappia ficcarsi in testa, ed in un genere come il crossover ciò è un delitto, un delitto che si paga caro.
La band ne deve fare ancora tanta di strada, soprattutto in fase compositiva, deve imparare a saper scrivere canzoni, senza trincerarsi dietro una mole di scratches per mascherare la propria pochezza compositiva oppure comporre canzoni come "Never Ending July" che nemmeno il più sfigato dei gruppi post-grunge riuscirebbe a mettere insieme.
Quello che manca a questo disco è la sostanza fatta di canzoni interessanti, che sappiano spaccare, che sappiano rimanerti in testa. Qui non troverete niente di tutto questo.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?