I
Quiet Riot fanno parte di quelle band
iconiche che nel corso degli anni 80 sono riuscite a ritagliarsi il proprio spazio, sfornando album su album e piazzandoci dentro anche qualche Top che nel caso della band californiana è ovviamente il celeberrimo
“Metal Health”.
Ma sarebbe riduttivo e soprattutto poco rispettoso, dire che i
Quiet Riot siano tutto qui, certo come molti loro colleghi non si son fatti mancare nulla, fra eccessi, fama, declino, cambi di line-up, scioglimento e varie reunion.
In tutto questo gran circo, hanno rilasciato anche un album
“Condition Critical” che a parere personale, contiene una delle canzoni più belle mai scritte dal compianto
Kevin DuBrow, parlo ovviamente di
“Winners Take All”.
Venendo ai giorni nostri, dopo aver pubblicato nel 2017
“Road Rage” la band è stata protagonista anche all’edizione 2018 del
Frontiers Rock Festival, da cui è stato tratto questo live album
“One Night In Milan”.
Oltre gli storici
Frankie Banali dietro le pelli e
Chuck Wright al basso troviamo il nuovo cantante
James Durbin e il chitarrista
Alex Grossi, stabilmente in formazione dal 2005.
Il risultato è una band che non ha certo bisogno di grosse presentazioni, tutti i musicisti sanno davvero cosa fare, la loro bravura traspare in maniera lampante e soprattutto ci propongono nel modo migliore i grandi classici che tutti conosciamo.
Poco importa se dei
fondatori gli unici due superasti sono
Banali e
Wright, infatti il pubblico che il
28 aprile 2018 ha riempito il
Live Music Club per il
Frontiers Rock Festival V ha apprezzato e promosso a pieni voti la prova dei
Quiet RiotChi era presente al
Live Club, ha potuto vedere una band compatta e perfettamente rodata on stage, che ci ha regalato una carrellata di hit capace di riportarci direttamente negli anni ottanta.
Nell’album ritroviamo la scaletta proposta durante il concerto, con ben cinque brani tratti dal classicissimo
“Metal Health” due da
“Condition Critical” e uno a testa dai vari
"Down to the Bone",
"QR III",
"Quiet Riot II",
"Road Rage" e
"Terrified", senza dimenticare le scontatissime cover degli
Slade,
“Mama Weere All Crazee Now” e la celeberrima
“Cum On Feel The Noize”.
La band è andata a ripescare dal repertorio classico brani come
“Love’s A Bitch”,
“Party All Night” o la tripletta lanciata in apertura tanto per mettere subito tutti d’accordo:
“Run For Cover”,
“Slick Black Cadillac” e
“Mama Weere All Crazee Now”.
Il finale pirotecnico con
“Let’s Get Crazy” la già citata
“Cum On Feel The Noize” e
“Bang Your Head”, invece ha messo a dura prova la tenuta del
Live Music Club.
I
Quiet Riot hanno disegnato uno show intenso con momenti di pura adrenalina e attimi struggenti come il momento in cui viene proposta l’emozionante
“Thunderbird" (con ospite il nostro
Alessandro Del Vecchio alle tastiere) dedicata ai membri del gruppo che purtroppo non ci sono più.
“One Night In Milan” ci consegna un gruppo che ha ancora tanto da dire.
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