Con
“Undying Light” i
Fallujah fanno un deciso passo indietro rispetto al precedente (e ottimo)
“Dreamless”. Non credo che sia tutta colpa del nuovo cantante
Antonio Palermo - subentrato ad
Alex Hofmann - ma una parte di responsabilità va anche a lui se si pensa alla monotonia del suo stile
(ascoltare per credere, ndr).
Ciò detto, le composizioni non brillano in partenza: le strutture tendono a ripetersi, così come le idee all’interno dei dieci brani brevi ed essenziali che compongono il full-length. Il lavoro di sound design è stato ridotto all’osso, mentre il cantato pulito è stato del tutto abbandonato.
Eccoci allora al cospetto di tracce che rimandano in maniera poco convinta al recente passato della band (
“Glass House”, “Last Light”), episodi a base di blast beat più che canonici (
“Ultraviolet”, “Sanctuary”), vagiti progressivi (
“The Ocean Above”) e qualche sporadico spunto interessante (
“Dopamine”, “Eyes Like The Sun”). Spicca
“Distant And Cold” - dai tratti doomy - ma il resto è ordinaria amministrazione di cui si potrebbe fare tranquillamente a meno.
Peccato davvero.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?