Che le produzioni italiane abbiano rovinato più di una band, secondo me è un dato di fatto e non un luogo comune. Negli anni poi la cosa è radicalmente cambiata e, fortunatamente oggi abbiamo produttori e studi all'altezza. Esiste poi un altro problema storico, i cantanti. Purtroppo, nel nostro paese, più che nel resto del mondo i nostri padiglioni auricolari hanno dovuto sopportare voci assolutamente fuori luogo e veri e propri disastri (ovviamente parlo unicamente della scena hard rock/heavy metal). Anche qui, negli anni, la maggiore attitudine e la preparazione dei cantanti dediti al nostro genere preferito hanno notevolmente migliorato la situazione. Purtroppo però (e qui veniamo al disco in oggetto), capita ancora che in produzioni di un certo livello come è, appunto, il disco recensito ci sia troppa differenza tra la proposta musicale, la prestazione strumentale e le prestazioni vocali. Ovviamente non si tratta di un totale disastro, ma la non completa riuscita delle linee vocali (a parer mio come sempre) fa si che il disco non decolli completamente e ciò che poteva essere ottimo è, alla fine dei conti, solo discreto.
stupendo sotto tutti i punti di vista!