Chiedere ai
Paragon di proporre musica differente sarebbe come domandare ad una donna di essere puntuale: impossibile.
Ecco che gli indistruttibili tedeschi se ne escono oggi con il full length n.12 della loro lunga carriera, ed è di nuovo ora di fare legna.
Il loro power-metal quadrato e sporco (e parecchio vicino a quello dei Grave Digger di metà carriera) è sempre uguale a se stesso. E va benissimo così.
Di uscita in uscita, quello che cambia nei dischi dei Paragon sono l'ispirazione nel riffing e la bontà delle linee melodiche. Posso allora dirvi che se precedenti album come
Law of the Blade oppure
Force of Destruction vi fanno gonfiare il petto e vi danno una carica che andreste a scavare buche nell'asfalto a mani nude (tanto riescono a fomentare) con il nuovo full length vi viene giusto voglia di spaccare un po' di legna o prendere una vanga e fare del comodo giardinaggio.
In pratica
Controlled Demolition è in disco assolutamente nel loro stile ma in cui ispirazione e freschezza latitano un pochino. Soprattutto la prima parte del lavoro è abbastanza seduta e stenta a decollare, meglio invece la sezione centrale/finale con
"Musangwe",
"Blackbell" e
"Black Widow" che hanno il giusto piglio per accendere l'animo battagliero.
Se siete loro fan (io lo sono e me ne vanto) ascoltatelo e, nel caso, aggiungetelo alla vostra collezione; qualche buon pezzo c'è di sicuro. Se non vi sono mai piaciuti, non cambierete certo idea ora.
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