La vita può riservare sorprese inaspettate come un nuovo album del
Banco Del Mutuo Soccorso. In pochi ci avrebbero scommesso, se consideriamo la prematura scomparsa di
Francesco Di Giacomo avvenuta nel 2014 e l’emorragia cerebrale di cui è stato vittima
Vittorio Nocenzi nel 2015. Eppure il tastierista non si è perso d’animo e grazie a una line-up rinnovata - che originariamente avrebbe dovuto prevedere anche
Giacomo Voli dietro al microfono - oggi ci regala il qui presente e gustosissimo
“Transiberiana”.
“Stelle Sulla Terra” è un manifesto in cui sonorità moderne e quasi acide si fondono con la tradizione progressiva dei Seventies, il tutto impreziosito dalla prestazione maiuscola e personale di
Tony D’Alessio (un po’
Stratos, un po’
Lanzetti). Se
“L’Imprevisto” - con i synth in evidenza - è un episodio più snello dal carattere tipicamente italiano,
“La Discesa Dal Treno” spicca per la performance strumentale dell’accoppiata
Marcheggiani/Nocenzi.
“L’Assalto Dei Lupi”, con le sue timbriche emersoniane, strizza l’occhio alla fusion, in contrasto con la successiva
“Campi Di Fragole”, bucolica e un filo nostalgica.
La complessa e sperimentale
“Lo Sciamano” sfocia nell’intensa e poetica
“Eterna Transiberiana”, su cui aleggia lo spettro di
Aldo Tagliapetra, prima di una traccia crimsonica per i suoi ritmi ipnotici intitolata
“I Ruderi Del Gulag”. “Lasciando Alle Spalle” prelude a
“Il Grande Bianco”, dove al mix di sonorità vengono aggiunti elementi ambient. L’epilogo (
“Oceano: Strade Di Sale”) è essenziale e dinamico, e introduce adeguatamente due pezzi storici del
Banco (
“Metamorfosi” e
“Il Ragno”), registrati dal vivo nel 2018 e qui proposti ad attestare un’ideale coerenza tra la band di ieri e quella di oggi.
Probabilmente è sbagliato fare paragoni, ma mi sento di dire che in un ipotetico “derby”
PFM-BMS questa volta l’ha spuntata la formazione romana…
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