Nihility - Thus Spoke The Antichrist

Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2019
Durata:27 min.
Etichetta:Black Lion Records

Tracklist

  1. INDULGE SELF RESTRAINT
  2. ORGANIC FALLACIES
  3. SHALLOW ATARAXIA
  4. THUS SPOKE THE ANTICHRIST
  5. SPIRIT OF CONTEMPT
  6. WILL TO NOTHINGNESS
  7. ABEYANCE OF OWN
  8. PROPHECY OF DENIAL

Line up

  • Miguel Seewald: bass
  • Luís Moreira: drums
  • Miguel Vanzeler: guitars
  • Mário Ferreira: vocals
  • Rui Coutinho: guitars, vocals

Voto medio utenti

Quando una nuova band si lancia sul mercato con un monicker già caro ad un’altra manciata di band più vecchie, non è un gran segnale, se poi unite questo monicker ad un sound ben definito e chiaramente tracciabile, è difficile che ascolterete un album memorabile … Nonostante queste nefaste congiunzioni, rivelatesi comunque esatte, i portoghesi Nihility ci regalano un album d’esordio godibile, tritaossa e orgogliosamente tradizionale. Se prendete i primi Deicide e ci unite i migliori Behemoth death metal oriented (ovviamente non gli ultimi) e li potenziate con un più generico brutal death, non sarete molto lontani dal sound che potrete ascoltare in “Thus Spoke The Antichrist”. Senza voler essere ironici, una delle qualità migliori dell’album è senz’altro la sua risicata durata (27 minuti), infatti non dilungandosi troppo in inutili barocchismi, il quintetto di Porto va dritto al sodo confezionando 8 pezzi tutti molto simili, per durata, qualità ed ispirazione. Salta subito all’orecchio un’ottima capacità di creare e macinare riffs su riffs da parte della coppia d’asce, supportata sempre da un drumming potente, veloce e distruttivo. La voce di Rui Coutinho è bella cavernosa ma comunque udibile e non eccessivamente stancante. Questo “idilliaco” quadretto è infine supportato da una produzione ottima, per scelta di suoni e calibratura degli strumenti, grazie ai quali si può godere a pieno di questa “spremuta di sangue”. A corredo di cotanta delicatezza si ergono dei bei testi di chiara ispirazione nichilista (ovviamente) senz’altro più interessanti, almeno per il sottoscritto, dei soliti fiumi di emoglobina. “Thus Spoke The Antichrist” è un album che non inventa niente ma che vi ricorderà come è bello farsi trapanare il cervello da del sano death metal! Classicamente distruttivi!

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